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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Simulazioni

La valutazione degli inquinanti al suolo si effettua attraverso modelli di simulazione. Le misure prodotte dalle reti di monitoraggio automatiche non sono sufficienti per una completa conoscenza della distribuzione e dell’entità dell’inquinamento atmosferico in territori di ampie dimensioni. La caratteristica di tali misure è, infatti, quella di essere relativa a periodi di tempo precisi (quelli del campionamento) e, soprattutto, a porzioni omogenee di territorio, di estensione sovente molto limitata.

Al primo problema si può porre rimedio mantenendo continuamente operative le stazioni di misura delle reti di monitoraggio, in modo da produrre serie di dati che coprano l’intero periodo di interesse; le stazioni della rete regionale, per esempio, sono generalmente attive ventiquattro ore su ventiquattro per l’intero anno, salvo brevi interruzioni per guasti o manutenzione, fornendo tipicamente dati orari di concentrazione per tutti gli inquinanti analizzati.
Al secondo problema non è però possibile ovviare con una copertura capillare del territorio con stazioni di misura, visti gli alti costi delle apparecchiature e della loro gestione; si può raggiungere, almeno in parte, il risultato voluto utilizzando “strumenti” di tipo completamente diverso, cioè i cosiddetti modelli di simulazione dell’inquinamento atmosferico.

I modelli di simulazione sono delle procedure di calcolo, solitamente disponibili sottoforma di software, che consentono di stimare le concentrazioni degli inquinanti in ampie porzioni di territorio, ad esempio una regione, uno stato o un continente, e la loro evoluzione nel tempo. Questi calcoli si basano sulle informazioni relative alle fonti emissive, alle condizioni meteoclimatiche, alle caratteristiche del territorio preso in esame, per l’intero periodo temporale relativo alla simulazione.

Le misure eseguite con metodi analitici (dalle reti di monitoraggio, per esempio) sono utilizzate, mediante il confronto tra concentrazioni stimate e concentrazioni misurate, per valutare il grado di adattamento dei modelli alle situazioni di studio e permettono di “tarare” i modelli stessi. Esistono molte tipologie di modelli, di varia complessità e affidabilità, adatti ad affrontare situazioni specifiche legate alle diverse fonti emissive, agli inquinanti, alle caratteristiche del territorio, alle condizioni meteoclimatiche, ecc..

I modelli sono pertanto insostituibili, oltre che per completare il quadro fornito da un numero necessariamente limitato di stazioni di misura, anche per stimare l’impatto sulla qualità dell’aria di possibili scenari futuri, legati, ad esempio, alla evoluzione delle fonti emissive (la realizzazione di una nuova strada, le modifiche ad uno stabilimento industriale o la costruzione di un nuovo stabilimento, l’aumento del traffico in un aeroporto, ecc.).

La Regione Sardegna ha utilizzato i modelli di simulazione in vari progetti, sia per definire la struttura originaria della sua rete di monitoraggio, sia per progettare il nuovo assetto della stessa, sia per valutare la qualità dell’aria sull'intero territorio regionale e definire gli interventi necessari al risanamento della qualità dell’aria laddove inferiore agli standard richiesti.