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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Acque sotterranee

Perdasdefogu, cascate Luesu
Il monitoraggio delle acque sotterranee ha avuto inizio nell’ambito delle attività per la redazione del Piano di Tutela delle Acque nell’anno 2003 ed e' stato articolato in una fase conoscitiva iniziale ed una fase di monitoraggio a regime.
Nella fase conoscitiva iniziale a seguito dell’individuazione gli acquiferi significativi dei centri di pericolo è stata progettata una rete preliminare costituita da 186 punti.

Nella fase a regime, iniziata nel secondo semestre 2003, è stata individuata una rete di 63 punti d'acqua scelti tra i più rappresentativi tra quelli monitorati nella fase conoscitiva, che costituiscono la rete di monitoraggio regionale. Per ogni acquifero significativo, sono state individuate da 1 a 3 stazioni di monitoraggio, a seconda della loro potenzialità e della loro vulnerabilità. Oltre alla rete regionale è stata individuata la rete di monitoraggio della Zona vulnerabile da nitrati di Arborea, costituita da 22 stazioni di monitoraggio, delle quali 10 sono stazioni di monitoraggio quali/quantitativo e 12 stazioni di monitoraggio quantitativo.
La rete di monitoraggio regionale è stata ampliata nel corso degli anni con l’aggiunta di nuovi punti d’acqua. I 63 punti sono stati monitorati a partire dal secondo semestre 2003 fino al primo semestre 2005. A partire dal secondo semestre 2005 la rete è stata portata a 71 punti ed è stata monitorata fino al secondo semestre 2006. Nel 2007 il monitoraggio non è stato effettuato. Nel 2008 la rete è stata integrata con altre stazioni per un totale di 101 stazioni. Il monitoraggio ha avuto cadenza semestrale.
Nonostante l’ampliamento, la rete di monitoraggio delle acque sotterranee è risultata insufficiente per una caratterizzazione rappresentativa dello stato quali/quantitativo e pertanto, nel 2007, è stata avviata un’attività che mira a superare le lacune conoscitive sulle acque sotterranee in termini di conoscenza delle caratteristiche idrogeologiche di dettaglio degli acquiferi individuati, e a definire una nuova rete di monitoraggio conforme ai criteri e requisiti indicati dalla Direttiva 2000/60/CE e dalle sue linee guida di attuazione.
Il progetto regionale avviato a tale scopo è stato finanziato sui fondi POR Sardegna 2000 - 2006 – Asse I misura 1.7. azione C e ha avuto come oggetto la progettazione e realizzazione della “Rete di monitoraggio qualitativa e quantitativa delle acque sotterranee al fine della definizione dello stato ambientale dei corpi idrici significativi ai sensi del D. Lgs 152/06”.

Il sistema di monitoraggio attivato con tale progetto dovrà fornire un quadro conoscitivo, a livello regionale, dello stato delle acque sotterranee partendo da una rete “…concepita in modo da fornire una panoramica coerente e complessiva dello stato chimico delle acque sotterranee e da fornire dati di monitoraggio rappresentativi” (c.3, art 4 Dir 2006/118/CE). Inoltre, dovrà consentire alla Regione di acquisire gli elementi fondamentali per designare o escludere zone vulnerabili da nitrati o da prodotti fitosanitari e di individuare le metodologie per la valutazione delle tendenze significative e durature all’aumento delle concentrazioni di inquinanti e la determinazione dei punti di partenza per le inversioni di tendenza.