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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Attività antibracconaggio in provincia di Oristano

reti per uccellagione
Il personale della stazione forestale di Marrubiu, durante un servizio antibracconaggio nella località Serra Gureu, alle pendici del Monte Arci, ha identificato e denunciato F. D. di Villaurbana per il reato di uccellagione.

Gli investigatori del Corpo, mentre perlustravano un sentiero della zona, all’interno del bosco, avevano scoperto un’imponente rete a tramaglio, tipico mezzo utilizzato per la cattura degli uccelli destinati al mercato illegale delle grive. Vicino alla rete, installata tra gli alberi a ostruire un canale, si trovavano due uomini affaccendati nella cattura dei volatili. I due alla vista della polizia forestale si davano precipitosamente alla fuga. Uno dei bracconieri veniva ritrovato nascosto sotto un macchione di lentisco, mentre l’altro riusciva a far perdere le tracce. Dopo aver disarmato la rete i Forestali hanno recuperato e sequestrato il corpo di reato.
F.D., identificato e perquisito, ha ammesso le sue responsabilità ed è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di uccellagione. Per tale violazione, punita ai sensi dell’art. 30 della Legge Nazionale sulla caccia, rischia l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da 750 a 2000 euro.

Sempre nell’ambito di attività svolta a tutela della fauna il personale della stazione forestale di Marrubiu, ha denunciato M.V., imprenditore edile di San Gavino, sorpreso ad esercitare la caccia all’interno dell’oasi di protezione faunistica, Stagno di Marceddì e San Giovanni, in agro di Terralba. Tale violazione è punibile con la reclusione fino a sei mesi e con l’ammenda da 350 a 1500 euro.
Per la medesima violazione è stato denunciato anche M.C. di Cabras, sorpreso ad esercitare la caccia dal personale della Stazione forestale di Cuglieri, all’interno dell’Oasi permanente di protezione faunistica e di cattura Capo Nieddu in agro di Cuglieri.