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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

La Protezione Civile Regionale parteciperà ai soccorsi in Abruzzo

Protezione Civile
A seguito del violento sisma che ha colpito la regione Abruzzo, la Protezione Civile Regionale parteciperà alle operazioni di soccorso. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Emilio Simeone nell’esprimere piena solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto: "La Regione Sardegna, già dalle prime ore dell’alba, ha dato la disponibilità per l’intervento in Abruzzo con la sua colonna mobile, costituita dalle Associazioni di volontariato regionali di Protezione civile, dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, dall’Ente Foreste e dal 118 alle quali si uniranno anche le strutture di Protezione civile delle Province”.

L’apporto della Regione Sardegna per l’emergenza in Abruzzo sarà dato attraverso uomini e mezzi all’avanguardia. La colonna mobile è composta da unità cinofile, mezzi e attrezzature per la movimentazione delle macerie autobotti per il trasporto di acqua potabile, ambulatorio mobile, ambulanze, cucina da campo, torri faro, gruppi elettrogeni, tende da campo, strutture mobili per l’allestimento di postazioni mediche avanzate, e altre attrezzature per la logistica. “Parteciperemo quando la Regione capofila nelle operazioni di soccorso, che è il Friuli Venezia Giulia, ci chiamerà-ha aggiunto Simeone-: abbiamo a disposizione 120 uomini per turno che saranno in grado di dare un valido contributo alle operazioni di soccorso e siamo pronti per la partenza di uomini che siano in grado di coprire almeno 4 turni”.

Le associazioni di volontariato Nazionali di protezione civile ( Anpas, Prociv Arci, Misericordia, Associazione Nazionale Alpini, Lega Ambiente, ecc) sono state attivate direttamente dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. “E’ evidente-ha detto ancora Simeone-che le prime Regioni a partire, e alcune associazioni di volontariato, sono state quelle che raggiungono l’Abruzzo via terra-. L’emergenza però durerà diverse settimane e noi ci teniamo pronti a partire quando arriverà la chiamata da parte della Regione Friuli Venezia Giulia. In questi casi-dice in conclusione l’assessore- è bene non attivarsi autonomamente per evitare intralci ai soccorsi che devono avere necessariamente un coordinamento univoco e superiore”. Per garantire un ordinato e adeguato coordinamento , ogni eventuale aiuto o intervento dovrà essere preventivamente concordato con il dipartimento della Protezione Civile Nazionale.