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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

A Funtanazza i nidi delle tartarughe Caretta caretta

La tartaruga Caretta caretta
Nella notte tra il 3 e il 4 agosto 2009, sulla spiaggia di Funtanazza (Arbus- Sardegna occ.) si è verificata una nidificazione di Caretta caretta. L'evento è stato notato da quattro ragazzi (Mattia, Alessandro, Andrea e Nicola) che si trovavano sul posto e che hanno immediatamente provveduto ad informare la Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina coordinata dal Servizio Tutela della Natura dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna.

La tempestività della segnalazione ha consentito l'immediato intervento della Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina ed in particolare del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale della della Regione, Capitaneria di Porto di Oristano, l’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre”, IAMC-CNR di Torregrande, servizio Tutela della Natura della Regione. Sono intervenuti inoltre funzionari della Provincia del Medio Campidano, Polizia Municipale di Arbus.

Il sito di deposizione è apparso subito non idoneo a garantire il successo dell'incubazione delle uova in quanto soggetto ad evidente erosione per le frequenti mareggiate. Inoltre, la stagione avanzata dell'avvenuta deposizione non avrebbe assicurato temperature favorevoli allo sviluppo degli embrioni.
Per tali ragioni si è deciso di trasferire le uova in incubatrice continuando, però, a monitorare le temperature del nido di Funtanazza con uno specifico data logger. Ciò ha confermato l'opportunità di un immediato spostamento, in quanto i dati rilevati hanno mostrato un drastico abbassamento della temperatura alla metà di settembre, che non avrebbe consentito lo sviluppo embrionale.

Le uova, con la collaborazione della Stazione Zoologica di Napoli, sono state trasportate nei locali dell’ IAMC-CNR di Oristano dove è stata allestita una apposita incubatrice. Tutta l'operazione è avvenuta sotto il coordinamento del Servizio Tutela della Natura della Regione ed apposita autorizzazione in deroga del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che raccomanda la traslocazione dei nidi in casi analoghi a questo.
Nonostante i rischi, grazie alla professionalità degli operatori, che per due mesi hanno monitorato continuamente i parametri dell'incubatrice per assicurarvi sempre la giusta temperatura e umidità, circa il 40% degli embrioni è giunto a sviluppo completo.

Alla nascita i piccoli sono stati trasferiti in una nursery, in quanto le loro dimensioni e il loro peso risultavano inferiori a quelli indicati in letteratura. Già all'apertura del nido le uova si presentavano molto più piccole del normale.

Successivamente è stato deciso di mantenere i piccoli e di allevarli in cattività, in quanto, oltre al loro stato particolarmente vulnerabile, sarebbe stato estremamente rischioso inserirli in natura, anche in considerazione delle basse temperature tipiche della stagione autunnale.
È appena il caso di sottolineare che al raggiungimento di un peso e di una taglia ottimale, che dovrebbe avvenire circa al II anno d'età, i piccoli saranno immessi in natura.

Per quanto riguarda le uova non schiuse, ad una prima analisi emerge che il 10% degli embrioni si sono fermati ai primi stadi di sviluppo, proprio come avviene in nidi non traslocati. Ciò conferma la correttezza ed efficacia delle procedure fino ad oggi adottate.

Considerato ciò, il verificarsi di una seconda nidificazione di tartarughe marine in Sardegna (la prima è stata a Geremeas nel 2006), induce a ritenere che questa specie stia ampliando il suo areale di deposizione al settore occidentale del bacino Mediterraneo. Perciò, nel prossimo futuro occorrerà raccogliere nuovi elementi per comprendere la dinamica dei cambiamenti in atto. Con la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e degli esperti della Stazione Zoologica di Napoli, e secondo le raccomandazioni delle Linee Guida ministeriali di prossima pubblicazione, s'intende proseguire su questa strada per contribuire concretamente alla conservazione di Caretta caretta.

Galleria fotografica
  • Le tartarughe Caretta caretta
  • Le tartarughe Caretta caretta
  • Le tartarughe Caretta caretta