Logo Regione Autonoma della Sardegna
IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Relazione sul monitoraggio dei corpi idrici: attività 2006-2007

Asinara
A chiusura della convenzione con la Regione Autonoma della Sardegna per il monitoraggio dei corpi idrici ai sensi del D.Lgs 152/99 e successive modifiche e integrazioni, il Dipartimento Provinciale ARPAS di Sassari ha predisposto la Relazione conclusiva relativa al periodo ottobre 2006 dicembre 2007, per i corpi idrici ricadenti nel territorio nelle Province di Sassari e di Olbia Tempio e individuati dal Piano di Tutela delle Acque.

In relazione ai corsi d’acqua sono state monitorate 25 stazioni, sulle quali i campioni sono stati prelevati con periodicità mensile per quanto concerne i parametri chimico-fisici e chimici, e 22 stazioni, con prelievi con frequenza trimestrale per il parametro macroinvertebrati bentonici, come previsto dal D.Lgs. 152/99 e s.m.i. I sedimenti sono stati campionati e analizzati su 13 stazioni e su di essi sono stati effettuati i saggi di tossicità con Daphnia magna e Vibrio fischeri, oltre alla ricerca di metalli e di sostanze pericolose.

In merito alle acque di transizione, i corpi idrici monitorati mensilmente sono pari a 11. Questi si possono identificare tutti come lagune costiere non tidali, che differiscono tra di loro secondo diverse classi di salinità. I parametri, secondo il D.Lgs. 152/99 e s.m.i., sono analizzati con frequenza mensile relativamente ai parametri chimico-fisici e batteriologici e con frequenza trimestrale (nella sola stazione di centro) per i parametri biologici.

Negli invasi artificiali il monitoraggio dello stato ambientale (parametri chimico-fisici, chimici e biologici) ha frequenza semestrale. Per le 9 stazioni di controllo sono state effettuate 3 osservazioni relative a superficie, centro e fondo lago, ad esclusione dell’invaso del Bunnari, per il quale lo stato di prosciugamento non consente di effettuare prelievi. Il punto di campionamento per tutti gli invasi è stato ubicato in corrispondenza del coronamento della diga non essendo disponibili mezzi nautici idonei all’effettuazione di prelievi in altra ubicazione.

Anche il monitoraggio delle acque marino costiere prevede l’analisi dei parametri chimico-fisici, batteriologici e biologici, con frequenza trimestrale. Il monitoraggio è stato eseguito su 17 transetti per ognuno dei quali sono stati monitorati 3 punti a crescente distanza dalla linea di costa.

Si precisa che in alcuni casi l’attività di monitoraggio non ha rispettato completamente la frequenza stabilita dalla normativa, a causa di avverse condizioni meteorologiche o di inaccessibilità dei siti o, nel caso dei corsi d’acqua, anche a causa del regime idrologico temporaneo di alcuni di essi.

Documenti utili:
Relazione conclusiva sul monitoraggio dei corpi idrici [file.pdf]