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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Fenomeno di fioritura algale nell’invaso Bidighinzu

Bidighinzu
30.12.2009

Il Dipartimento Provinciale di Sassari, nel corso della normale attività di monitoraggio dello stato ambientale dei corpi idrici lacustri svolto a frequenza semestrale, così come previsto dal D.Lgs 152/2006, il giorno 10 dicembre 2009 ha riscontrato, presso il vecchio torrino di presa (coordinate 40° 33' 26'' N, 8° 39' 42" E) dell'invaso del Bidighinzu (comune di Bessude), la presenza di uno spesso strato di colore verdastro sulla superficie dell'acqua molto verosimilmente dovuto a Cianoficee, di cui è nota la presenza ciclica nell’invaso.

E’ stato quindi effettuato un prelievo precauzionale dello strato interessato, per le verifiche quali-quantitative di laboratorio, ossia sono state prelevate le aliquote previste dai protocolli di campionamento e in aggiunta una suppletiva della sola superficie.
Le analisi quali-quantitative della componente fitoplanctonica hanno evidenziato l'accumulo, nel primi due centimetri della colonna d'acqua, della specie algale potenzialmente tossica Microcystis aeruginosa (Classe Cyanophyceae) con concentrazione di 4x10^11 cell/l (cellule per litro) in corrispondenza dei primi 2 centimetri della colonna d'acqua.

Bisogna sottolineare che nella zona interessata, al momento del prelievo, tendevano a formarsi zone a diversa densità in quanto il vento trasportava gli accumuli superficiali di microalghe; i risultati ottenuti sono perciò da intendersi rappresentativi esclusivamente del punto campionato in quel momento stesso.
L'aliquota rappresentante i primi 50 centimetri non ha mostrato, invece, una concentrazione così elevata della stessa microalga che risultava presente in questo caso con una concentrazione pari a 2x10^6 cell/l. il campione prelevato presentava una composizione abbastanza eterogenea tra le classi, benché Microcystis aeuruginosa fosse la preponderante, fatto che sta ad indicare chiaramente come la stessa tendesse ad accumularsi in superficie formando uno strato ad elevate concentrazioni.

Dal momento che l’acqua del bacino del Bidighinzu viene utilizzata dopo trattamento a scopo idropotabile e conoscendo la potenzialità tossica delle alghe rilevate, cautelativamente si è provveduto ad inviare un campione all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per l’accertamento di eventuale presenza di tossine. Contestualmente si è ritenuto doveroso informare i Servizi competenti dell’Asl n. 1, che peraltro ne hanno fatto più volte richiesta per casi analoghi; va precisato che la comunicazione non individuava alcun consiglio o prescrizione di provvedimenti restrittivi nell’uso e inoltre informava di ulteriori approfondimenti presso l’ISS, che sarebbero stati comunicati alla ricezione degli esiti.

In merito alla tempistica, va sottolineato che trattandosi di una ricerca e conta al microscopio che, all’atto del primo prelievo, comportava una serie di successivi passaggi per i conteggi dell’alga (parte quantitativa del processo) i tempi di segnalazione dell’evento sono stati più lunghi del previsto ed inoltre hanno tenuto conto di una situazione di ulteriore approfondimento e non di reale emergenza. Comunque l’evoluzione del fenomeno è stata seguita in modo da valutare, a distanza di giorni lo stato delle acque. A seguito del precedente campionamento, in data 22 dicembre 2009 il personale del Dipartimento di Sassari ha provveduto ad effettuare un secondo prelievo volto alla verifica delle stato del fenomeno.
Dall'analisi visiva, a differenza di quanto constatato in data 10 dicembre 2009, non è stata rilevata la presenza delle strato superficiale di microalghe galleggianti; una rapida analisi quali-quantitativa della componente fitoplanctonica, effettuata sul campione, ha mostrato un calo delle concentrazioni di Microcystis aeruginosa, pari a circa 3x10^5 cell/l.

Gli esiti, indicativi di una tendenza al miglioramento, vista l’urgenza e l’allarme creatisi, sono stati immediatamente comunicati alla Asl n. 1, per i provvedimenti di competenza.