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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Sistema Ambiente 2010: nasce la Rete Italiana per la Biodiversità

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Si terrà a Roma il 25 marzo 2010 a partire dalle ore 10.30 a Roma presso il CNR in piazzale ldo Moro, Sala Marconi, un incontro per garantire la massima diffusione delle attività del progetto Sistema Ambiente 2010. Il progetto è nato con l'obiettivo di costruire il Network Nazionale della Biodiversità (NNB) in Italia, una modalità innovativa per raccogliere e condividere le informazioni sulla biodiversità.

Grazie a questo strumento le autorità preposte alle politiche ambientali potranno disporre di un utile supporto per decisioni informate che garantiscano un uso sostenibile delle risorse naturali del nostro paese preservandole per le future generazioni.

Inoltre, l’aggregazione dello stato attuale delle conoscenze sulla biodiversità in Italia contribuirà a migliorare la diffusione dell’informazione sulla biodiversità, rendendola utile per la ricerca pura, per quella applicata e per le attività di formazione dirette a promuovere l’inter-operabilità, sviluppando standard condivisi e protocolli aperti per un facile accesso ai database scientifici.

Il progetto Sistema Ambiente 2010, che si avvale di innovative tecnologie ICT in grado di arricchire e distribuire in maniera efficiente ed ampia l’informazione sulla biodiversità, contribuirà a stimolare collaborazioni più intense ed efficienti tra centri di ricerca italiani ed europei ed all’interno delle “biodiversity virtual research communities”.

IPT informatica per il territorio srl, Igeam Srl, Vitrociset Spa, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e il Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Roma “La Sapienza”, con la collaborazione dell’Università di Trieste, del CNR di Bari, dell’Università del Salento, del Comitato Fauna d’Italia, del Museo Civico di Storia Naturale del Comune di Verona, del Museo di Storia Naturale del Comune di Firenze, dell’Università del Molise, dell’Università di Palermo e di un gruppo di ecologi afferenti alla SITE (società Italiana di Ecologia), hanno posto le basi del progetto.

L'incontro del 25 marzo, organizzato in accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, vuole diffondere le attività appena iniziate e coinvolgere tutte le parti in causa nella definizione della Rete e del CHM (Clearing House Mechanism) italiano proprio nella sua fase iniziale.