L’attività di controllo del territorio, mirata al contrasto delle diverse forme di abbandono e smaltimento illecito di rifiuti, ha visto il Sevizio Territoriale del C.F.V.A. di Lanusei particolarmente impegnato a reprimere quei comportamenti di privati cittadini e imprese che realizzano vere e proprie discariche abusive che attentano all’integrità dell’ambiente.
Nell’anno 2009 sono stati sottoposti a sequestro preventivo tre siti destinati a discariche abusive e molti altri, già a partire dal 2006, sono stati segnalati alle amministrazioni comunali, ma va rilevato il fatto che ad oggi non tutte le aree interessate sono state bonificate.
Galleria fotografica
Nell’attività edilizia si registra un sistematico abbandono, in aree pubbliche e private, di rifiuti provenienti da demolizioni. Il pretesto per questa prassi illecita è costituito, specie per le piccole imprese, dai costi considerati troppo onerosi, sia per lo smaltimento in discarica e per la tracciabilità del rifiuto nella fase del trasporto, sia per l’iscrizione alla categoria della sezione regionale dell’albo gestori ambientali, condizione necessaria per il trasporto dei propri rifiuti.
I controlli si sono estesi anche alle discariche per inerti in regime ordinario di autorizzazione, segnalate nel giugno 2010 alla Procura della Repubblica di Lanusei, rilevando in una di esse, nel territorio di Tortolì, una serie di inosservanze alle prescrizioni contenute nell’autorizzazione provinciale.
Altre indagini hanno riguardato la corretta utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide prodotte dai frantoi oleari: sono state redatte nell’anno 2009 tre comunicazioni notizie di reato ed è stato eseguito un sequestro preventivo di una vasca di stoccaggio dalla quale si smaltivano in un corpo idrico superficiale le acque di vegetazione.
Nel periodo compreso fra l’anno 2009 ed il primo semestre 2010, sono stati accertati e contestati quattro illeciti amministrativi per irregolare spargimento delle sanse umide e delle acque di vegetazione.
I controlli pianificati dal Servizio di Lanusei, tengono in adeguata considerazione, specie in alcuni ambiti territoriali ristretti, l’esistenza di contemporanee violazioni sia della normativa sui rifiuti che di quelle poste a tutela dei corpi idrici e della salute pubblica.
Esempio ne è l’attività svolta dalla Stazione Forestale di Villagrande Strisaili, che dall’anno 2008 ad oggi, sia di iniziativa che su delega della Procura della Repubblica di Lanusei, svolge indagini ed accertamenti sulle attività industriali e zootecniche i cui terreni si affacciano sul Lago Alto Flumendosa, inserito nel Piano regionale Tutela delle Acque e classificato come “area sensibile al codice 96”.
I cicli produttivi di tali aziende, contribuiscono ad un apporto di sostanze nutritive, che possono compromettere la qualità delle acque destinate al consumo umano, all’allevamento ittico, all’irrigazione e all’abbeveraggio del bestiame al pascolo.
Un primo intervento è stato fatto con il campionamento a sorpresa delle acque reflue industriali, provenienti da un’azienda che opera a monte dell’invaso, nella trasformazione del latte e dei suoi derivati; a seguito delle analisi è stato contestato sia il superamento dei limiti tabellari per lo scarico sul suolo sia lo scarico non autorizzato in acque superficiali.
Nella stessa zona, ed in flagranza di reato, è stato sottoposto a sequestro penale un trattore con a traino una cisterna, con cui l’imprenditore agricolo smaltiva sul suolo rifiuti liquidi, costituti da effluenti zootecnici, violando i criteri e le norme tecniche che ne disciplinano l’utilizzazione agronomica.
Tra le conseguenze ambientali di questi scarichi, si segnala come il livello crescente di eutrofizzazione favorisca la formazione e l’esplosione delle cosiddette “fioriture algali”, costituite da diverse specie di organismi, che, a seconda della specie di appartenenza, possono conferire allo specchio acqueo una colorazione diversa o addirittura un aspetto mucillaginoso.
Rispetto all’ipotesi concreta di danneggiamento del corpo idrico, in relazione al fenomeno di eutrofizzazione del lago Alto Flumendosa, la Stazione Forestale di Villagrande Strisaili ha recentemente segnalato i fatti con comunicazione notizia di reato. Conseguentemente l’Autorità Giudiziaria, al fine di valutare le eventuali responsabilità, ha disposto il campionamento e le analisi delle acque del bacino, sempre a cura della Stazione Forestale, per stabilire se il loro livello di qualità metta a rischio l’utilizzo finale delle acque destinate al consumo umano e se risultino commesse violazioni della normativa a tutela dei corpi idrici.