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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Buggerru, progetto per il riccio di mare

Paracentrotus lividus - Com.Bio.Ma.
Il 30 giugno 2010, nella nuova sede del Comune di Buggerru si è svolta la riunione di presentazione dell’azione pilota per il ripopolamento del riccio di mare “Modello di gestione integrata e pesca sostenibile del riccio di mare, Paracentrotus lividus” nell’ambito del progetto G.I.R.A. del CAMP alla presenza del direttore della Conservatoria delle Coste l’Ing. Alessio Satta, del direttore del Servizio Pesca il Dott. Roberto Doneddu, del prof. Cau e del dott. Piero Addis del Com.Bio.Ma. e dei pescatori di Buggerru.

Le attività con una durata prevista di due anni si svilupperanno in una zona di mare localizzata fuori da Capo Pecora, e coinvolgeranno i pescatori di riccio di mare autorizzati di Buggerru e Arbus.

L’obiettivo principale è la creazione di un modello gestionale innovativo basato sullo Stock Assessment o valutazione della risorsa in un’area sperimentale sottoposta a tutela biologica.

Questo modello sarà lo strumento necessario per il calcolo delle quote di pesca del riccio di mare da trasferire agli operatori locali per uno sfruttamento sostenibile. L’azione condotta sull’area di Capo Pecora rappresenterà il primo progetto di gestione integrata della risorsa riccio di mare e potrà diventare il riferimento per tutte le restanti aree di pesca in Sardegna.

Oltre alla tutela e alla gestione della risorsa in mare, l’azione prevede la sperimentazione di una filiera corta del riccio di mare per una sua lavorazione a livello locale. L’intera filiera dalla pesca alla lavorazione verrebbe certificata come garanzia per il consumatore e per rendere riconoscibile l’unicità del prodotto.

Inoltre verranno approfondite le attività legate al commercio e alla ristorazione, le ricadute saranno inoltre strettamente legate al settore catering-turistico, in quanto l’immissione sul mercato di un prodotto certificato potrebbe rappresentare un forte vantaggio competitivo per gli operatori locali.