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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Cagliari - Medio Campidano: l’attività di sorveglianza in materia di rifiuti

Una discarica abusiva
Il Servizio Ispettorato di Cagliari ha intensificato l’attività di sorveglianza in materia di rifiuti attraverso il monitoraggio, il contrasto e la repressione dell’illecito abbandono dei rifiuti. Queste attività hanno portato nel primo semestre del 2010 ad un significativo incremento dei risultati già conseguiti nel 2009.

Nei primi sei mesi dell’anno sono state individuate 227 località interessate da discariche abusive e aree di accumulo che sono state cartografate, censite e quindi segnalate agli Enti (Comuni, ANAS. Province) e ai privati per le operazioni di bonifica del territorio.

Sul fronte del contrasto al fenomeno delle discariche abusive, l’attività del Servizio Ispettorato di Cagliari ha portato al sequestro penale di 16 aree impiegate a discariche abusive e 8 automezzi tra camion, escavatori e ruspe che sono stati impiegati per il trasporto e l’occultamento illegale dei rifiuti.

Al 30 giugno 2010 sono già 61 le persone denunciate alla autorità giudiziaria per smaltimento illegale di rifiuti, esercizio di discarica non autorizzata, traffico e smaltimento di rifiuti pericolosi.

Le situazioni accertate sono le più varie; tra queste, emerge il caso di smaltimento di rifiuti sanitari sulle sponde stagno di Santa Gilla. Attraverso le attività di indagine si è risaliti ai titolari di un laboratorio di analisi privato di Cagliari che si sarebbero disfatti di questi rifiuti, pericolosi per la salute pubblica, eludendo le regolari procedure di conferimento.

Altra situazione di rilievo è quella scoperta nel comune di Quartu S. Elena dove è stato stroncato un traffico di rifiuti, provenienti dalla demolizione di immobili, contenenti ingenti quantitativi di amianto. I rifiuti venivano sotterrati notte tempo in una cava dismessa, utilizzando come copertura della attività illecita un progetto di ripristino ambientale. L’area di cava ed i mezzi sono stati messi sotto sequestro.

Numerosi poi sono i casi di raccolta, conferimento in aree adibite a discarica non autorizzata e di abbruciamento dei rifiuti, che talvolta sono stati filmati dagli investigatori del Corpo Forestale nei territori di Capoterra, Decimomannu, Pimentel, Senorbì e Sanluri.

Risulta ancora molto diffuso il fenomeno dell’abbandono di rifiuti non ingombranti (la classica busta di plastica con il pattume) generalmente ai bordi delle strade, a partire dalle grandi arterie come la SS 131 sino alle strade di penetrazione agraria o zone rurali.

L’attività del Corpo Forestale nella provincia di Cagliari e del Medio Campidano ha permesso di individuare, nei primi 6 mesi dell'anno, 81 responsabili di questa tipologia di violazioni ai quali sono state contestate le previste sanzioni amministrative.

Complessivamente, rispetto ai dati del 2009, l’incremento dei risultati conseguiti è frutto dell’affinamento delle tecniche di accertamento e dell’utilizzo di tecnologie orientate sia alla ricostruzione della tracciabilità dei prodotti abbandonati che all’individuazione dei responsabili.