15.04.2011
Aggiornamento: 28.04.2011
Nelle giornate successive all'incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daichii, provocato dal terremoto che ha colpito il nord del Giappone l'11 marzo scorso, durante i tentativi di ripristino del raffreddamento dei reattori nucleari, sono avvenuti numerosi rilasci in atmosfera di vapori contenenti diversi radionuclidi, fra i quali gli isotopi del cesio (Cs-134, Cs-137) e dello iodio (I-131, I-132, ecc).
I rilasci, dopo aver interessato il territorio del Giappone, sono stati trasportati e dispersi dalle correnti in alta quota verso occidente e le prime tracce di contaminazione sono state misurate in Europa e in Italia, a partire da lunedì 28 marzo, dalla Rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale (RESORAD), della quale fa parte anche l'ARPAS con i laboratori dei Dipartimenti Provinciali di Cagliari e Sassari.
Il monitoraggio della radioattività in aria consiste nel campionamento di elevati volumi di particolato atmosferico e nella raccolta ed analisi settimanale del fallout (di norma mensile, dal 21 marzo settimanale). Su queste matrici viene eseguita la determinazione (ad altissima sensibilità) della concentrazione di tutti i radioisotopi gamma emettitori, fra cui i radioisotopi del cesio (Cs-134, Cs-137) e dello iodio (I-131, I-132, ecc).
Nei documenti allegati (tabella 1) sono riportati i risultati delle analisi di spettrometria gamma ad alta risoluzione sul particolato atmosferico campionato a Cagliari presso il Dipartimento Provinciale ARPAS in viale Ciusa.
Per ciascun campionamento sono indicati il giorno di inizio e di fine. I campionamenti si sono protratti per almeno 24 ore durante la settimana e per due giorni nel fine settimana. I volumi di aria campionata sono pari a circa 1.900 metri cubi al giorno, valore che consente di avere una sensibilità fra le più basse di tutti i laboratori italiani.
Le concentrazioni in aria sono espresse in mBq/m3 (milliBecquerel al metro cubo), dove 1 mBq/m3 corrisponde a 10-3 (=0,001) Bq/m3.
Il "livello notificabile" (reporting level) per l'Unione Europea è pari a 30 mBq/m3 per il Cs-137, come riportato nella Raccomandazione Europea CE/2000/473 del 08/06/2000.
I risultati preceduti dal segno < rappresentano la sensibilità della misura, cioè indicano l'assenza di tali radioisotopi ovvero che la concentrazione è inferiore al valore riportato.
Come si può notare dai dati riportati, i valori di concentrazione di Cs-137 sono notevolmente inferiori al livello di notifica (pari a 30 mBq/m3).
Le concentrazioni dei diversi radioisotopi, misurate fino alla mattina del 22 aprile, sono estremamente basse e generalmente in diminuzione rispetto al valore più elevato finora misurato in corrispondenza del campionamento del 28-29 marzo.
Nei documenti allegati sono riportati anche i valori della concentrazione di radioisotopi nelle deposizioni totali (fallout) campionate dal 12 marzo al 12 aprile e i valori della concentrazione di radioisotopi in alcune matrici alimentari campionate dalle ASL tra il 13 e il 20 aprile (tabella 2).
Anche nel caso delle matrici alimentari i valori di concentrazione dei diversi radioisotopi sono estremamente bassi e in generale accordo con quelli rilevati in altri paesi Europei.
Si evidenzia che i livelli massimi ammissibili di radioattività stabiliti dalla Commissione Europea per l'importazione di alimenti dal Giappone sono pari a 2.000 Bq/kg e a 100 Bq/l per il latte utilizzato negli alimenti per lattanti, per quanto riguarda lo I-131, e a 500 Bq/kg per il Cs-137.
I valori di concentrazione rilevati con le prime misure nei vegetali a foglia larga e nel latte sono notevolmente inferiori ai livelli massimi ammissibili stabiliti dai regolamenti Euratom.
Si conferma che, anche se la presenza di I-131, Cs-137 e Cs-134 persisterà ancora per alcune settimane in aria e in alcune matrici ambientali ed alimentari, le dosi ricevute dalla popolazione saranno comunque inferiori a 1 µSv (microSievert) e che pertanto
non hanno alcuna rilevanza da un punto di vista radiologico e quindi non comportano alcuna conseguenza per la popolazione e per l'ambiente.Documenti correlati:
Monitoraggio radioattività Cagliari – dal 12 marzo al 12 aprile 2011 [file.pdf]Monitoraggio radioattività Cagliari – dal 12 aprile al 22 aprile 2011 [file.pdf]