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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Campagna di sensibilizzazione sul consumo dell’acqua di rubinetto

Acqua_di_Rubinetto
Con quattro semplici aggettivi “buona, sicura, economica e rispettosa dell’ambiente”, la Regione Autonoma della Sardegna offre ai propri dipendenti quattro buoni motivi per bere l’acqua del rubinetto.
La Regione Sardegna, Abbanoa e l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale della Regione Sardegna invitano, all’interno della campagna di sensibilizzazione sulla diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, a bere l’acqua del rubinetto e lo fanno installando, presso gli uffici pubblici, erogatori d’acqua microfiltrata collegati alla rete idrica locale. Negli uffici della Regione Autonoma della Sardegna, dell'ARPAS, dell'Ente Foreste, del CFVA, nei parchi regionali di Molentargius e di Porto Conte, negli Assessorati all’Ambiente delle Province sarde si beve quindi l’acqua di rete trattata e microfiltrata. Si invita così a “bere alla propria salute” prediligendo il consumo di un’acqua rispettosa dell’ambiente, a chilometro zero e che non produce rifiuti plastici.
Si calcola infatti che in un anno, per fabbricare le bottiglie di plastica per l’acqua minerale si producano 350.000 tonnellate di Pet consumando 665.000 tonnellate di petrolio. Ancora oggi solo un terzo delle bottiglie di plastica viene raccolto in maniera differenziata e avviato al riciclaggio.
L’acqua in bottiglia prima di arrivare alla nostra tavola può aver percorso anche più di mille chilometri: si stima che circolino circa 300.000 tir all’anno per il solo trasporto delle acque minerali. Tutto questo si può evitare bevendo acqua di rubinetto: la sua qualità è inoltre garantita da migliaia di controlli all’anno.
Per stimolare il cambiamento di abitudini, l’acqua microfiltrata, refrigerata o gassata erogata dai distributori automatici è un valido strumento!

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