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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Oristano: sotto sequestro una lottizzazione abusiva

Area sottoposta a sequestro
Il nucleo investigativo provinciale ambientale e forestale di Oristano ha proceduto al sequestro preventivo di una lottizzazione abusiva su terreni a destinazione agricola (“E”) -secondo il piano di fabbricazione del comune di San Vero Milis-, in località “Sa Rocca Tunda”.
La lottizzazione occupa una superficie complessiva di circa 7 ettari, posta in un'area densamente boscata, raggiungibile attraverso una densa maglia viaria, realizzata anch’essa abusivamente, dista 380 metri dal mare ed occupa un’area sottoposta ai vincoli di inedificabilità del PPR e dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi del R.D. n° 1497/1939 sulla "Protezione delle bellezze naturali", dove non sono adottabili o previsti piani di lottizzazione.

Per il sequestro odierno sono state sottoposte ad indagine 199 persone, proprietarie delle aree dove sono stati realizzati, in lotti variabili dai 300 ai 2000 mq., fabbricati, roulotte, case mobili, tettoie, box, gazebo, pozzi, fosse settiche fognarie, recinzioni e manufatti di vario genere, il tutto parzialmente occultato dalla vegetazione. Nell’area è stata inoltre realizzata una fitta rete infrastrutturale a servizio dei lotti, con rete viaria, cavidotti e, in vari casi, collegamenti alla linea idrica comunale; il tutto sempre abusivamente o in conseguenza di rilascio arbitrario di autorizzazioni per la realizzazione delle opere abusive.

L’individuazione dei singoli proprietari e dei possessori dei lotti (molti passaggi di proprietà non sono stati regolarizzati con un atto pubblico) ha richiesto un complesso lavoro di indagine da parte del Settore della Vigilanza e del Nucleo di P.G. dell’Ispettorato Forestale di Oristano che, per quasi un anno, hanno dovuto svolgere innumerevoli ricerche, verifiche e controlli intrecciati su autorizzazioni, concessioni edilizie, intestazione degli allacci ENEL, imposte ICI e TARSU, rivelatesi, in vari casi, titolate a persone che non risultano formalmente tra i proprietari dei lotti, ma che di fatto dispongono del possesso.
Di grande ausilio alle indagini è stata l’analisi delle foto aeree che hanno permesso la ricostruzione dello stato dei luoghi in vari anni, dal 1997 al 2008, e di cui dispone l’Amministrazione regionale. Le indagini svolte hanno anche fatto emergere che inizialmente i fabbricati destinati a depositi per attrezzi agricoli, venivano autorizzati nonostante disponessero di una base terriera insufficiente, variando ciascun lotto dai 1000 ai 2000 mq. benché, fino al 2006, la superficie minima richiesta fosse di almeno 1 ettaro; detta soglia minima è stata poi fissata in 3 ettari dal Piano Paesaggistico Regionale.

Il sequestro preventivo della lottizzazione è preliminare alla confisca delle aree, quale effetto obbligatorio dell’accertamento effettuato.

Galleria fotografica
  • L'individuazione degli immobili
  • case mobili sotto sequestro
  • Una fase dell'ispezione
  • L'accesso di una villa sequestrata
  • case mobili sotto sequestro
  • Una fase degli accertamenti