Logo Regione Autonoma della Sardegna
IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

“In Sardegna si compra verde: pratiche a confronto” . Resoconto della conferenza.

logo_GPP
Si è chiuso con successo l’incontro interregionale “In Sardegna si compra verde: pratiche a confronto”, svoltosi a Cagliari il 21 ottobre 2011.
Una settantina i partecipanti alla giornata dedicata interamente agli acquisti pubblici ecologici. Presenti, in prima istanza, i rappresentanti dei settori appalti per i diversi Enti: ottima la partecipazione delle Province Sarde, 7 su 8 e degli enti Regionali quali l’Enas, l’Arpas, l’Agris, il CEAS e l’Università di Cagliari. Bassa ancora la partecipazione dei Comuni.
La giornata è stata molto produttiva e la mattinata ha visto susseguirsi diversi interventi moderati dal Direttore Generale dell’Assessorato della difesa dell’Ambiente.
Il primo intervento, tenuto dal rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si è incentrato sullo stato dell’arte e le prospettive future del Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP) e dei Criteri Ambientali minimi.
E’ stata, inoltre, l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione degli Acquisti Ecologici nella Regione Sardegna, fornire materiale di supporto, informare le attività in campo nell’ambito del Piano per gli Acquisti Pubblici Ecologici - PAPERS, del Piano d’Azione Ambientale regionale - PAARS e della programmazione energetica. Si è posto anche l’accento sui primi risultati degli acquisti “green” effettuati dalla RAS: il Provveditorato ha rappresentato dati incoraggianti sul risparmio economico per l’amministrazione sui materiali da consumo quali torner, carta e sul numero di attrezzature informatiche acquistate.
Interessante il confronto con i rappresentanti delle altre Regioni che hanno dato uno spaccato della propria realtà evidenziando opportunità e criticità e fornendo degli spunti di riflessione che hanno permesso di rendere altamente produttivi anche i lavori pomeridiani.
Hanno presentato le proprie esperienze i rappresentanti della Regione Liguria, che ha parlato soprattutto del progetto Promise rivolto a sviluppare il dialogo tra domanda e offerta di prodotti e servizi verdi; della Regione Puglia, che ha posto l’accento sulle politiche intraprese per lo sviluppo della filiera del riciclo; della provincia di Cremona, che ha esposto la propria esperienza decennale nell’ambito degli acquisti ecologici riportando i risultati del progetto “GPPinfoNET - La rete degli acquisti pubblici ecologici” di cui la Provincia è capogruppo; del Comune di Mizil, con un intervento incentrato sulle attività svolte nell’ambito del patto dei sindaci.
Significativi anche i momenti di discussione scaturiti durante i tre gruppi di lavoro svolti nel pomeriggio durante i quali si è ragionato su diverse tematiche:
- Il confronto sulle azioni in corso sulle opportunità di promozione e incontro tra domanda e offerta di prodotti “green”, su come informare le imprese delle intenzioni della PA e su come superare le difficoltà nell’individuazione dei fornitori “green”;
Il confronto sulle azioni in corso sugli acquisti verdi per la riduzione del consumo energetico, la razionalizzazione dei fabbisogni energetici, la promozione delle fonti rinnovabili e il patto dei Sindaci;
- Il confronto sull’esigenza di far comprendere quando i risparmi ambientali coincidono con quelli economici, come valutarli nel corso delle procedure d’acquisto e della valutazione delle offerte, come monitorare e comunicare gli impatti ambientali ed economici degli acquisti verdi.
La giornata ha fatto scaturire la necessità di rispondere, con iniziative concrete, al crescente bisogno di aggiornamento e formazione sui temi dello sviluppo sostenibile e degli acquisti ecologici, soprattutto da parte degli operatori della Pubblica Amministrazione (tecnici e politici) ma anche delle imprese. L’importanza del monitoraggio delle attività intraprese affinché il mercato comprenda la direzione che la Regione sta mettendo in atto e in maniera tale da garantire, dati alla mano, i miglioramenti in termini economici al fine di agevolare i processi di acquisto e vendita di beni e servizi sostenibili.
Inoltre si è fatto presente che grazie all’attivazione degli ecosportelli provinciali, in seno alle Province, si darà avvio alla diffusione dell’applicazione dei “Criteri Ambientali Minimi” e dei “Criteri Sociali” presso le stazioni appaltanti degli enti locali stimolando ad utilizzare i CAM come “strumento leva” a supporto dello sviluppo sostenibile e informando i fornitori e il tessuto produttivo locale.

Consulta gli allegati
presentazioni 21 ottobre 2011 [file.zip]