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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Contrasto al bracconaggio

Sequestro di selvaggina
Il Corpo Forestale, nelle giornate dell’1 e del 2 dicembre scorsi, ha effettuato una vasta operazione antibracconaggio per contrastare il fenomeno della caccia di frodo nelle Oasi di protezione faunistica dei Sette Fratelli e nelle zone montane del basso Sulcis.

L’operazione, che ha portato alla denuncia di sei persone per il reato di uccellagione, detenzione e uso di mezzi illegali di caccia, è stata predisposta dal Servizio Ispettorato di Cagliari e ha coinvolto il personale delle Stazioni Forestali di Campuomu, Capoterra, Castiadas, Muravera, Pula, Sinnai ed il Nucleo investigativo provinciale.

I denunciati sono stati tutti sorpresi in flagranza di reato mentre posizionavano trappole per la catture della selvaggina in varie località alle pendici meridionali dei Sette Fratelli e, nella Foresta demaniale di Monti Nieddu, tra Capoterra e Sarroch.

L’attività di polizia ha richiesto anche l’esecuzione di diverse perquisizioni domiciliari con il conseguente ritrovamento e il sequestro di 473 esemplari di avifauna, fra tordi, merli e pettirossi, catturati con le reti o i lacci di crine. La maggior parte della selvaggina era già confezionata e pronta per lo smercio sul mercato illegale.

Sono stati inoltre sequestrati 4 cinghiali, catturati con il sistema dei lacci, 170 reti per uccellagione, 9000 lacci di crine, 275 lacci d’acciaio oltre a un vario armamentario per la costruzione di trappole e per l’esercizio della caccia illegale.

Durante l’operazione si è provveduto anche alla bonifica di ampie zone del territorio rimuovendo i micidiali sistemi di cattura.

Dei fatti è stato trasmesso un dettagliato rapporto alla Procura delle Repubblica di Cagliari.