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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Torre Sa Mora | San Vero Milis

Torre Sa Mora
La torre venne costruita sul luogo che nel 1578 era noto come “Monte delle Saline di Oristano”, oppure anche con il nome “Capitis Magni seu Salinarum” oggi denominato “Matta ’e sa figu” (Albero del fico) come riportato in alcuni documenti del 1590. L’attuale denominazione “Sa Mora” comparve nel 1639 insieme all’altra simile “Puerto de la Mora”, antica denominazione della Cala Saline o Porto Mandriola.
Nella carta geografica del XVII secolo “Descripcione de isla y reyno de Sardeña” è riportata la torre che venne costruita negli anni compresi tra il 1578 ed il 1580. Essa fu edificata in tale sito al fine di presidiare le saline di Oristano poiché, come si certificava nel 1572, “… il Capo las Salinas può ospitare un buon numero di galere, possiede legname ma non acqua… ”; da qui era possibile sorvegliare parte della costa nord del Sinis (controllata anche dalle torri di “Capo Mannu” e di “Scala ‘e Sale”) e tutta la fascia costiera fino al Capo oggi denominato San Marco, oltre a consentire anche la difesa della Tonnara e dell’intero approdo di Cala Saline o Porto Mandriola.
Inoltre da questa torre, posta a 34 m di quota rispetto al livello del mare ed in collegamento visivo con le torri di Capo Mannu di Scala ‘e Sali e del Sevo (o di Seu), era possibile il controllo su un’ampia fascia litoranea di oltre 25 km.
La guarnigione era composta da un alcade e due soldati, ai quali nel 1801 si aggiunse un artigliere divenendo di fatto una “torre de armas” mentre al momento dell’edificazione era assimilabile ad una “senzillas”. La guarnigione era remunerata da 26 villaggi del Campidano insieme alla città di Oristano che, in caso di attacco, dovevano accorrere a difesa delle torri. La dotazione degli armamenti era costituita da un “Petriero”, mortaio con proiettili di pietra, due fucili e due mortaretti, oltre alla presenza di un cannocchiale per l’avvistamento.
La torre venne presidiata fino al 1846, anno in cui venne definitivamente dismessa e abbandonata.

Altre informazioni
Fruibilità del bene: difficile. L’accesso alla torre, che versa in gravi condizioni di sicurezza, si trova a 5 m di altezza dal piano di campagna e poiché in avanzato stato di crollo rende inaccessibile la torre. Ulteriore condizione di pericolo è data dalla prossimità della torre allo strapiombo sul mare.
Accessibilità dell’area: ottima.
Carrabile: da Putzu Idu (frazione del comune di San Vero Milis) giunti nella località “Mandriola” si percorre la strada in direzione di Capo Mannu per circa 10 minuti di auto fino alla fine dell’abitato, si gira a destra in direzione del faro in una strada bianca fino ad arrivare ai piedi della torre.
Pedonale: agevole e sicura.
Percorrenza dal punto di sosta dell’auto: 1 minuto.
Panoramicità: ottima e per un raggio visivo di 360°.
Torri visibili: Torre di Capo Mannu, Torre delle Saline, Torre Scala ‘e Sali e probabilmente la Torre del Sevo.