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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Stazione forestale di Sant’Antioco: denunciati due bracconieri

Quattro cacciatori di frodo nelle rete dei forestali
Non si interrompe l’attività di polizia venatoria a tutela della fauna selvatica durante la stagione antincendio.

La Stazione forestale di Sant’Antioco ha denunciato alla Procura della Repubblica due persone colte, in circostanze e tempi diversi, in flagranza di reato mentre esercitavano la caccia al cinghiale in periodo di divieto e mezzi non consentiti, nel territorio comunale di Sant’Antioco.

I denunciati, O.P. e N.A. sono risultati entrambi titolari di licenza di porto di fucile per uso di caccia. I Reparti della Stazione di Sant’Antioco, nei luoghi dove è avvenuto il fermo degli indagati, hanno scoperto, smantellato e posto sotto sequestro un buon numero di cavetti d’acciaio predisposti per la cattura dei cinghiali e diverse munizioni non regolarmente detenute.

La pratica del bracconaggio con l’uso di lacci, storicamente più diffuso nel bacino montano tra i boschi di Santadi - Capoterra - Pula e nel compendio boschivo di Pantaleo - Gutturu Mannu – Is Cannoneris, sembra recentemente aver trovato seguaci anche in questa parte del Sulcis.

Probabilmente il fenomeno è riconducibile, almeno in parte, al forte incremento della popolazione dei cinghiali che si registra nel territorio dell’Isola di Sant’Antioco in cui la specie è presente solo da circa un ventennio.