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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Santadi: antibracconaggio. Riepilogo anno 2012

Il materiale sotto sequestro
L’attività di controllo svolta nella giurisdizione territoriale della Stazione forestale di Santadi ha consentito di realizzare, attraverso vari moduli operativi, diverse azioni di prevenzione e contrasto del bracconaggio.

Dall’inizio dell’anno al mese di ottobre appena trascorso i Forestali hanno rimosso e sequestrato 187 reti, liberato 52 esemplari di varie specie di avifauna e denunciato una persona per il reato di uccellagione.

Le pattuglie della Stazione di Santadi hanno individuato e rimosso oltre 200 cavetti d’acciaio destinati alla cattura degli ungulati, il cui utilizzo risulta in notevole calo negli ultimi anni. Dalle indagini è risultato che una settantina di queste trappole erano state predisposte da due bracconieri, i quali sono stati individuati e denunciati all’Autorità Giudiziaria. Ai denunciati sono stati anche sequestrati due cinghiali catturati illegalmente.

Pratica ancora più grave, è quella rappresentata dall’uso di armi clandestine che solitamente vengono nascoste nei boschi per essere utilizzate durante la caccia di frodo. Nel corso dell’anno i Forestali hanno scoperto tre fucili clandestini in altrettanti nascondigli. L’attività degli investigatori del Corpo ha consentito di denunciare a piede libero un soggetto già noto agli inquirenti locali, mentre una più complessa attività, condotta all’inizio di luglio nei monti di Santadi, ha avuto come esito due arresti.

Nello specifico i due bracconieri sono stati sorpresi dal personale del Comando forestale di Santadi, dopo un lungo appostamento, all’interno dell’Oasi faunistica di Pantaleo proprio mentre erano intenti ad armare il fucile che avevano appena recuperato da una cavità fra le rocce.