Tutela del beni paesaggistici e ambientali
Servizio Ispettorato di Cagliari. Il Giudice per le indagine preliminari del Tribunale di Cagliari, Roberta Malavasi, ha convalidato il sequestro preventivo effettuato dal personale della Stazione forestale di Guspini, nella lottizzazione Torre di Flumentorgiu, in località Torre dei Corsari, Arbus.
Il sequestro ha riguardato un’area di oltre 1000 metri quadri dove si stavano edificando quattro villette situate all’interno della fascia di rispetto dei 300 metri dalla battigia. In uno dei lotti è stata addirittura rilevata una distanza minima dal mare di soli 200 metri.
L’indagine ha permesso di accertare che il Comune di Arbus ha emanato concessioni per la realizzazione di ben quattro villette in un’area in cui era stata prevista l’edificazione di un solo fabbricato. A ciò si sarebbe arrivati attraverso una serie di falsi ideologici e varianti illegittime con cui si sarebbero aggirati il piano di lottizzazione e le norme di salvaguardia paesaggistiche.
Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) infatti fa salve le lottizzazioni costiere con convenzione urbanistica efficace, cioè in corso di validità, nelle quali le opere di urbanizzazione sono state ultimate. Nel caso specifico oggetto dell’indagine si tratta di una lottizzazione con la convenzione scaduta e quindi su cui le norme del PPR non consentono tali tipi di intervento, tantomeno nella fascia dei 300 metri dalla battigia sottoposta a più rigida tutela.
I due proprietari, il progettista nonchè direttore dei lavori, e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale che ha emesso le concessioni sono attualmente indagati. Diversi i reati ipotizzati quali: abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale, violazioni al codice dei beni culturali e lottizzazione abusiva.
L’indagine si inquadra nell’attività investigativa svolta dal Corpo per preservare il territorio da interventi speculativi che trasformano in maniera irreversibile il paesaggio e le aree tutelate.
05.02.13
Il sequestro ha riguardato un’area di oltre 1000 metri quadri dove si stavano edificando quattro villette situate all’interno della fascia di rispetto dei 300 metri dalla battigia. In uno dei lotti è stata addirittura rilevata una distanza minima dal mare di soli 200 metri.
L’indagine ha permesso di accertare che il Comune di Arbus ha emanato concessioni per la realizzazione di ben quattro villette in un’area in cui era stata prevista l’edificazione di un solo fabbricato. A ciò si sarebbe arrivati attraverso una serie di falsi ideologici e varianti illegittime con cui si sarebbero aggirati il piano di lottizzazione e le norme di salvaguardia paesaggistiche.
Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) infatti fa salve le lottizzazioni costiere con convenzione urbanistica efficace, cioè in corso di validità, nelle quali le opere di urbanizzazione sono state ultimate. Nel caso specifico oggetto dell’indagine si tratta di una lottizzazione con la convenzione scaduta e quindi su cui le norme del PPR non consentono tali tipi di intervento, tantomeno nella fascia dei 300 metri dalla battigia sottoposta a più rigida tutela.
I due proprietari, il progettista nonchè direttore dei lavori, e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale che ha emesso le concessioni sono attualmente indagati. Diversi i reati ipotizzati quali: abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale, violazioni al codice dei beni culturali e lottizzazione abusiva.
L’indagine si inquadra nell’attività investigativa svolta dal Corpo per preservare il territorio da interventi speculativi che trasformano in maniera irreversibile il paesaggio e le aree tutelate.
05.02.13