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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Approvazione delle Direttive regionali in materia di aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA)

Portoscuso_Orosei
La Giunta Regionale, con Delibera n. 4/2 del 25.01.2013, ha approvato le Direttive regionali in materia di aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA) che definiscono un nuovo approccio ambientalmente più sostenibile nella gestione delle aree in cui sono presenti degli insediamenti produttivi (aree industriali, artigianali, commerciali, agricole, turistiche, etc).
Esse sono coerenti con la programmazione regionale “Piano di Azione Ambientale Regionale (PAAR) 2009-2013”, approvato con delibera G.R. n. 56/52 del 29.12. 2009, nonché con la “Strategia dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile” e con la “Strategia di Azione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia”.
In particolare, la redazione e la promozione di specifiche linee guida per le aree produttive ecologicamente attrezzate è stata prevista all’interno delle azioni indicate nel citato PAAR - Macroazione D – Tutela della salute e del cittadino.
Con precedente delibera n. 43/36 del 27 ottobre 2011, la Giunta Regionale aveva approvato gli indirizzi programmatici da utilizzare nella redazione delle Direttive regionali in materia di APEA.
Tale iniziativa ha trovato impulso all’interno del progetto comunitario LIFE “Environmental Technologies Adopted by small Businesses operating in Entrepreneurial Territorial Areas” (acronimo Eta Beta), in chiusura al 30.04.2013, al quale la Regione Sardegna partecipa in qualità di partner cofinanziatore congiuntamente al Coordinatore del progetto, Agenzia per la Promozione e lo Sviluppo Sostenibile dell’area Metropolitana di Milano S.p.A. e gli altri “beneficiari associati”, Liguria Ricerche S.p.A., Ambiente Italia S.p.A., Regione Emilia-Romagna, Conser (Consorzio Servizi del 1° Macrolotto Industriale di Prato) e l’Instituto Andaluz de Tecnología (IAT) di Siviglia (Spagna).
Le direttive regionali in materia di APEA sono rivolte ai gestori di attività produttive, agli enti locali dove tali attività sono insediate, alle associazioni industriali e a quelle di categoria. L’obiettivo principale è quello di definire un nuovo approccio cooperativo tra i gestori di attività produttive e gli enti locali, attraverso l’adozione di processi decisionali condivisi all’interno delle stesse aree produttive intese nel senso più ampio del termine (industriale, artigianale, commerciale, turistica, etc). In particolare, tutti gli aspetti legati all’approvvigionamento idrico, alla depurazione dei reflui, alla centralizzazione dello stoccaggio dei rifiuti, alla produzione di energia, alla sicurezza, dovranno essere considerati in un’ottica comune d’area. Inoltre, un altro passaggio fondamentale di questo nuovo approccio è l’individuazione di un unico soggetto gestore dell’area produttiva. Tali nuove modalità operative rappresentano gli elementi distintivi di un’APEA e all’interno di essa si potranno attivare quei processi volti a minimizzare gli impatti ambientali delle attività insediate, ad eliminare le inefficienze energetiche e ottimizzare l’impiego delle risorse naturali nell’ottica di un abbattimento complessivo dei costi di gestione. Un ulteriore elemento qualificante sarà la creazione di un sistema di monitoraggio che attraverso specifici indicatori verifichi il raggiungimento degli obiettivi APEA prefissati nel programma ambientale d’area.
Per il conseguimento della qualifica di area ecologicamente attrezzata, il soggetto gestore dovrà presentare all’Amministrazione regionale una specifica domanda, le cui modalità di presentazione verranno definite con successivo provvedimento dirigenziale redatto dall’Assessorato Industria in collaborazione con l’Assessorato Difesa Ambiente.
In questa sede si può anticipare che la documentazione minima a corredo dell’istanza che il gestore dovrà presentare per il riconoscimento dello status di APEA minimi, sarà costituita da:
o Analisi ambientale iniziale dell’area, redatta anche sulla scorta di eventuali dati ambientali dell’ARPAS;
o Programma Ambientale di miglioramento, sottoscritto dal soggetto gestore (SG) e da almeno il 51% delle imprese insediate;
o Modalità di valutazione (monitoraggio) sul progressivo raggiungimento degli obiettivi definiti nel Programma Ambientale;
o Regolamento per l’insediamento delle aziende nell’area produttiva;
Il Programma Ambientale di miglioramento dovrà definire le tappe per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e dovrà altresì contenere, ove possibile, un piano per la riqualificazione delle imprese stesse, al fine di una progressiva omogeneizzazione e di un miglioramento delle loro performance ambientali, secondo i criteri enunciati nelle stesse direttive APEA.
Per favorire un graduale percorso di avvicinamento al pieno raggiungimento degli obiettivi APEA, sono stati individuati tre livelli di qualificazione APEA in ragione della percentuale di specifici requisiti. Per il riconoscimento dello stato di APEA, il gestore dell’area produttiva dovrà possedere la TOTALITA’ dei requisiti PRIORITARI (P), elencati per la classe corrispondente, più una quota parte dei requisiti NON PRIORITARI (NP). Sulla base della percentuale dei requisiti posseduti verranno determinati tre livelli di APEA. Livello 1 “Platino”; Livello 2 “Oro” e Livello 3 “Argento”.
Le aree qualificate APEA verranno inserite in un apposito Registro regionale APEA a cui verrà data massima evidenza.

Consulta i documenti
Delibera n. 4/2 del 25.01.2013 [file.pdf]
Direttive regionali in materia di APEA [file.pdf]