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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Rinvenuti importanti reperti archeologici nel Sinis

rinvenimento archeologico nel sinis
Una pattuglia forestale della Base navale di Oristano, durante un servizio di perlustrazione lungo la costa del Sinis, ha scoperto importanti reperti archeologici presumibilmente risalenti al periodo Fenicio-Punico.

I manufatti in pietra sono affiorati dalla sabbia grazie alle piogge copiose di questo inverno e alle recenti forti mareggiate. Sono risultati ben visibili diversi frammenti di un sarcofago in parte rivestiti da intonaco e decori. Inoltre, parzialmente interrata, era riconoscibile la parte alta di un altare funerario finemente lavorato che trova verosimilmente riscontro in un altro altare attualmente conservato nel museo comunale di Nurachi.

Le piogge hanno reso visibile anche un tratto della vecchia strada romana litoranea occidentale che, proveniente da Turris Libisonis (Porto Torres), toccava i centri di Bosa, Cornus (Santa Caterina di Pittinuri) e Tharros.

Data l’importanza del materiale venuto alla luce il Corpo Forestale ha informato immediatamente il responsabile di zona della Sovrintendenza archeologica, il dottor Alessandro Usai, che ha confermato l’importanza del materiale scoperto.

Dopo i rilievi fotografici e cartografici, in attesa di uno studio specifico della zona, i reperti sono stati ricoperti di nuovo con la sabbia che li ha preservati fino ai nostri giorni.


12 03 2013