Oristano: contrasto allo smaltimento illegale dei rifiuti
Il Corpo Forestale è costantemente impegnato sul fronte della prevenzione e repressione dello smaltimento illegale di rifiuti nel territorio.
Nel corso del 2012 e nei primi mesi del 2013 l’Ispettorato di Oristano ha intensificato nella giurisdizione i servizi finalizzati a contrastare questo fenomeno particolarmente impattante sull’ambiente, sul paesaggio e sulla salute pubblica.
In questo periodo i reparti hanno contestato violazioni amministrative in materia di rifiuti per un importo sanzionatorio complessivo di circa 30.000 euro.
Sono state inoltre trasmesse diciannove Comunicazioni di notizia di reato (CNR) all’Autorità giudiziaria a carico di ventitre indagati. Quattro denunce in particolare riguardano titolari di piccole imprese che probabilmente hanno ritenuto di potersi disfare dei residui di produzione senza sostenere le spese di uno smaltimento regolare andando poi incontro a un esito ben più oneroso in termini di conseguenze personali e di spese.
E’ da evidenziare che l'abbandono di rifiuti al suolo si verifica principalmente nelle periferie urbane e lungo le principali arterie stradali benché i sistemi di raccolta differenziata siano effettuati regolarmente dalle Amministrazioni locali. Un segnale positivo nella provincia di Oristano arriva invece dalle campagne dove si rileva un’importante riduzione dei casi di abbandono dei rifiuti derivanti dalle lavorazioni agricole.
Chi abbandona o smaltisce rifiuti illegalmente non tiene conto dell’aumentata sensibilità di tanti cittadini che sollecitano spesso l’immediato intervento delle forze di polizia preposte e che le attuali tecniche di sorveglianza e investigative consentono sempre più frequentemente di individuare gli autori, di perseguirli e di imporre loro gli oneri della ripulitura dei luoghi.
Attualmente per deposito illegale, anche minimo, di rifiuti compiuto da un
privato cittadino è prevista una sanzione amministrativa di 600 euro, mentre
se il responsabile esercita un'attività produttiva le conseguenze sono di
carattere penale.
Nel corso del 2012 e nei primi mesi del 2013 l’Ispettorato di Oristano ha intensificato nella giurisdizione i servizi finalizzati a contrastare questo fenomeno particolarmente impattante sull’ambiente, sul paesaggio e sulla salute pubblica.
In questo periodo i reparti hanno contestato violazioni amministrative in materia di rifiuti per un importo sanzionatorio complessivo di circa 30.000 euro.
Sono state inoltre trasmesse diciannove Comunicazioni di notizia di reato (CNR) all’Autorità giudiziaria a carico di ventitre indagati. Quattro denunce in particolare riguardano titolari di piccole imprese che probabilmente hanno ritenuto di potersi disfare dei residui di produzione senza sostenere le spese di uno smaltimento regolare andando poi incontro a un esito ben più oneroso in termini di conseguenze personali e di spese.
E’ da evidenziare che l'abbandono di rifiuti al suolo si verifica principalmente nelle periferie urbane e lungo le principali arterie stradali benché i sistemi di raccolta differenziata siano effettuati regolarmente dalle Amministrazioni locali. Un segnale positivo nella provincia di Oristano arriva invece dalle campagne dove si rileva un’importante riduzione dei casi di abbandono dei rifiuti derivanti dalle lavorazioni agricole.
Chi abbandona o smaltisce rifiuti illegalmente non tiene conto dell’aumentata sensibilità di tanti cittadini che sollecitano spesso l’immediato intervento delle forze di polizia preposte e che le attuali tecniche di sorveglianza e investigative consentono sempre più frequentemente di individuare gli autori, di perseguirli e di imporre loro gli oneri della ripulitura dei luoghi.
Attualmente per deposito illegale, anche minimo, di rifiuti compiuto da un
privato cittadino è prevista una sanzione amministrativa di 600 euro, mentre
se il responsabile esercita un'attività produttiva le conseguenze sono di
carattere penale.