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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Gli indicatori del clima in Italia nel 2011

Stazione delle rete agrometeoclimatologica ARPAS
20.05.2013

È stato pubblicato il VII rapporto sul clima in Italia che illustra l’andamento nel corso del 2011 dei principali indicatori climatici derivati dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati Climatologici di Interesse Ambientale (SCIA), realizzato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in collaborazione con gli organismi titolari delle principali reti osservative presenti sul territorio nazionale: il Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine dello stesso ISPRA, il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, l’Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura del CRA (CRA-CMA), undici Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) e altri tre uffici di livello regionale e provinciale. Complessivamente, nel 2011 gli indicatori di temperatura e precipitazione sono stati derivati da circa 900 stazioni distribuite sull’intero territorio nazionale.
In occasione della pubblicazione del Rapporto 2011, è stata data rilevanza al documento “Il monitoraggio del clima in Italia: situazione, problemi e prospettive” dei referenti del gruppo di lavoro di SCIA e diffuso dall’ISPRA alla rete agenziale ISPRA/ARPA/APPA (allegato 1).

Il Dipartimento Idrometeoclimatico dell’ARPAS ha contribuito al rapporto fornendo dati meteorologici ed elaborazioni climatologiche della propria rete di stazioni e partecipando all’analisi degli eventi più interessanti occorsi nel 2011. A partire dal 2011, inoltre, ARPAS ha incrementato le grandezze meteorologiche fornite, iniziando a inviare anche i dati dei propri radiometri (figura 1).

A livello nazionale l’anomalia delle temperature medie del 2011 è stata di +1.23°C rispetto alla normale climatologica (cioè la media dei valori del trentennio standard 1961-1990) e si tratta del quarto anno più caldo dal 1961, in accordo col trend globale di crescita delle temperature. L’anomalia (figura 2) risulta più elevata nell’Italia settentrionale, dove ha raggiunto i +1.83°C, mentre al Sud è stata inferiore a 1°C.
Le anomalie delle temperature medie della Sardegna sono prossime alla media nazionale. Nel territorio regionale, inoltre, è stata registrata la massima temperatura assoluta d’Italia del 2011: +44.9°C a Ottana (NU).

La superficie dei mari circostanti il territorio nazionale risulta anch’essa più calda della media (+0.75°C); per i mari si tratta del secondo anno più caldo in assoluto dopo il 2003.
Le temperature del Mar Tirreno, del Mar di Sardegna e del Canale di Sardegna non si discostano molto tra di loro, con medie annuali di poco inferiori ai 20°C e medie mensili che vanno dai circa +14°C di febbraio ai circa +23°C di agosto.

A livello nazionale le precipitazioni complessive sono state inferiori alla media climatologica, tranne alcune regioni, come ad esempio la Sardegna, che hanno avuto piogge superiori alla media.
Si segnala, infine, che il 2011 è stato caratterizzato da due eventi alluvionali in Liguria, il primo ha investito le Cinque Terre (ottobre) e il secondo la città di Genova (novembre), mentre la Sardegna non è stata investita da eventi di analoga gravità.

Documenti e link correlati:
- Allegato1 "Il monitoraggio del clima in Italia"[file.pdf]
- Gli indicatori del clima in Italia nel 2010
- Sito ISPRA