Operazione antibracconaggio nel Sarrabus
L’operazione disposta dal Servizio Ispettorato di Cagliari ha coinvolto il personale delle Stazioni forestali di Muravera, Castiadas, Sinnai, Campuomu, Dolianova e del Nucleo investigativo Cagliari ed ha portato alla denuncia di 7 persone alle quali sono stati contestati reati in materia di armi e di esercizio di caccia in periodo e con mezzi non consentiti.
Il fatto di maggior gravità si è accertato in località Gutturu Frascu, alle pendici dei Settefratelli, nel territorio di Castiadas, dove una pattuglia forestale ha fermato L.R., di Villasimius, trovato in possesso di un percussore di fattura artigianale, idoneo all’assemblaggio del famigerato tubo fucile. Nella successiva perquisizione domiciliare i Forestali hanno poi trovato un tubo idraulico filettato. Così L.R., pluripregiudicato per detenzione e fabbricazione illegale di armi, è stato denunciato per detenzione illegale di parte di arma clandestina.
In un posto di controllo predisposto alla periferia di San Vito, i Forestali hanno invece trovato F.G. e F.A., di San Vito, che si dirigevano verso la zona montana equipaggiati con due fucili calibro 12, armi e munizioni. I due sono stati denunciati e i fucili sottoposti a sequestro.
Nelle campagne di Muravera, in località Santa Maria, sono stati sorpresi A.G e M.T., entrambi di Muravera, mentre si appostavano durante la notte con un fucile di tipo sovrapposto e munito di cannocchiale di puntamento. Per tali fatti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per detenzione illegale d’arma e per esercizio abusivo di caccia in periodo di divieto.
Infine in agro di Maracalagonis, alle pendici nord del monte Serpeddì, le pattuglie forestali hanno sorpreso F.A. e U.R., entrambi di Sinnai, che si appostavano vicino a una pastura di mandorle (un esca che si predispone per gli ungulati) con un fucile calibro 12, caricato a pallettoni. Entrambi sono stati denunciati.
Durante l’operazione, rivolta al contrasto della caccia di frodo in periodo estivo, sono state eseguite diverse perquisizioni domiciliari che hanno portato al sequestro anche di altri strumenti illegali di cattura quali lacci e tagliole.
Dei fatti è stato trasmesso un dettagliato rapporto alla Procura delle Repubblica di Cagliari.
3 luglio 2013