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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Salvate tartarughine d’acqua dolce intrappolate nelle nasse

Confronto tartarughe
Il 7 luglio scorso una pattuglia della Stazione Forestale di Castelsardo ha scoperto diverse nasse immerse nelle acque del Rio Frigianu, nel tratto che confina con i territori comunali di Castelsardo e Sedini.

Le nasse, spesso utilizzate per la pesca illecita in acque interne, soprattutto delle anguille, sono state recuperate per verificarne il contenuto. Durante la loro ispezione il personale Forestale ha trovato due piccole tartarughe d’acqua dolce che vi erano rimaste intrappolate.

Erano due esemplari di Emys orbicularis, specie particolarmente protetta dalla normativa comunitaria e regionale.
Le due tartarughe palustri, ancora vitali, sono state estratte dalle nasse e liberate immediatamente nelle acque del Rio Frigianu.

Le nasse, realizzate artigianalmente della dimensione di circa un metro di altezza per oltre quaranta centimetri di diametro ciascuna, sono state quindi depositate nei locali della Stazione Forestale per le verifiche del caso.

Anche durante il periodo a grave rischio d’incendio rimane assiduo l’impegno del Corpo Forestale a salvaguardia del patrimonio faunistico.

La tartaruga palustre indigena Emys orbicularis non deve essere confusa con quella esotica Trachemys scripta, comunemente nota per le chiazze arancioni presenti dietro gli occhi e venduta nei negozi di animali.

Purtroppo alcuni irresponsabili hanno liberato esemplari di Trachemys scripta nell’ambiente naturale provocandone la relativa diffusione: questa è diventata la specie aliena di rettili più diffusa in Italia. Liberare nell’ambiente esemplari di Trachemys scripta costituisce un comportamento inconsapevole e gravemente nocivo per l’ecosistema.

Per eventuali approfondimenti, è possibile consultare il documento del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio del Mare – Direzione per la protezione della natura:

L’impatto delle specie aliene sugli ecosistemi:proposte di gestione