Lanusei. Intervento su incendio consente la scoperta piantagione di cannabis.
Il personale della Stazione di Lanusei, in collaborazione con il Nucleo Investigativo dello stesso Ispettorato, è intervenuto in un incendio sviluppatosi ai confini del territorio tra Ilbono e Loceri, in località “Corte Accas”.
Durante le operazioni di spegnimento è stata rinvenuta una vasta piantagione di cannabis che, si è scoperto in seguito, era già stata individuata e tenuta sotto osservazione dai reparti della Polizia di Stato del Commissariato di Tortolì al fine di risalire agli autori.
Una volta domato l’incendio, in fase di sopralluogo è stata scoperta, oltre alla piantagione, una vera e propria base operativa, con punti di osservazione strategici sull'intera vallata e attrezzata in modo da consentire lo stazionamento sul posto per lunghi periodi: sono state infatti ritrovate armi e munizioni, oltre agli elettrodomestici usati nelle normali abitazioni, come frigorifero, cucina a gas, doccia, persino l'occorrente per fare il bucato, tutto alimentato da lunghi cavi abusivamente allacciati alla linea elettrica e da pannelli fotovoltaici, a riprova dell’alto livello di organizzazione.
Sotto le direttive della Procura della Repubblica di Lanusei si è proceduto all’estirpazione delle piante, in piena attività vegetativa, alte fino a due metri e, si è scoperto a seguito di analisi chimiche effettuate nel laboratorio della Polizia di Stato, con un’alta percentuale del principio attivo ed un ricavo stimato di circa un milione di euro.
Sono tuttora in corso le indagini da parte del Nucleo Investigativo di Lanusei per risalire agli autori dell’incendio e per connessione diretta a quelli della coltivazione illecita e si confida, grazie ai numerosi reperti ritrovati e posti sotto sequestro, sull’individuazione degli autori degli atti criminosi.
Lanusei 25 settembre 2013
Durante le operazioni di spegnimento è stata rinvenuta una vasta piantagione di cannabis che, si è scoperto in seguito, era già stata individuata e tenuta sotto osservazione dai reparti della Polizia di Stato del Commissariato di Tortolì al fine di risalire agli autori.
Una volta domato l’incendio, in fase di sopralluogo è stata scoperta, oltre alla piantagione, una vera e propria base operativa, con punti di osservazione strategici sull'intera vallata e attrezzata in modo da consentire lo stazionamento sul posto per lunghi periodi: sono state infatti ritrovate armi e munizioni, oltre agli elettrodomestici usati nelle normali abitazioni, come frigorifero, cucina a gas, doccia, persino l'occorrente per fare il bucato, tutto alimentato da lunghi cavi abusivamente allacciati alla linea elettrica e da pannelli fotovoltaici, a riprova dell’alto livello di organizzazione.
Sotto le direttive della Procura della Repubblica di Lanusei si è proceduto all’estirpazione delle piante, in piena attività vegetativa, alte fino a due metri e, si è scoperto a seguito di analisi chimiche effettuate nel laboratorio della Polizia di Stato, con un’alta percentuale del principio attivo ed un ricavo stimato di circa un milione di euro.
Sono tuttora in corso le indagini da parte del Nucleo Investigativo di Lanusei per risalire agli autori dell’incendio e per connessione diretta a quelli della coltivazione illecita e si confida, grazie ai numerosi reperti ritrovati e posti sotto sequestro, sull’individuazione degli autori degli atti criminosi.
Lanusei 25 settembre 2013