Importante operazione del Nipaf di Tempio.
Le indagini del Nucleo Investigativo di Polizia Forestale (NIPAF) dell’Ispettorato di Tempio hanno fatto emergere un traffico illecito di materiale ferroso tra la Corsica e la Sardegna.
L’attività investigativa è iniziata nel 2012, dopo che le pattuglie delle Stazioni Forestali di Trinità d’Agultu e Palau avevano notato, e segnalato, un insolito traffico di mezzi pesanti sulla strada che da S.Teresa di Gallura porta a Castelsardo.
A conclusione delle indagini, è risultato un commercio di materiale ferroso svolto in modo illecito, poiché in mancanza delle autorizzazioni previste dalle norme vigenti (Decreto Legislativo 152/2006) che disciplinano il trasporto, la raccolta, lo smaltimento e il commercio di questo genere di materiali.
E’ infatti emerso l’esistenza di una vera e propria organizzazione che si occupava di raccogliere il materiale in Francia per poi essere trasferito in Sardegna dove sarebbe stato immesso nel mercato in maniera illegale, evitando così ai detentori le spese che, per un corretto smaltimento attraverso le Ditte specializzate, sarebbero state sicuramente più cospicue.
La merce sequestrata ammonta a circa quattrocento tonnellate, per un valore di mercato stimato attorno ai centomila euro.
Le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria sono nove, tutte di nazionalità rumena e residenti a Sassari, mentre gli automezzi, non idonei al trasporto poiché privi della necessaria iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali, ed il loro carico, sono stati posti sotto sequestro.
Tempio Pausania, 15 Ottobre 2013
L’attività investigativa è iniziata nel 2012, dopo che le pattuglie delle Stazioni Forestali di Trinità d’Agultu e Palau avevano notato, e segnalato, un insolito traffico di mezzi pesanti sulla strada che da S.Teresa di Gallura porta a Castelsardo.
A conclusione delle indagini, è risultato un commercio di materiale ferroso svolto in modo illecito, poiché in mancanza delle autorizzazioni previste dalle norme vigenti (Decreto Legislativo 152/2006) che disciplinano il trasporto, la raccolta, lo smaltimento e il commercio di questo genere di materiali.
E’ infatti emerso l’esistenza di una vera e propria organizzazione che si occupava di raccogliere il materiale in Francia per poi essere trasferito in Sardegna dove sarebbe stato immesso nel mercato in maniera illegale, evitando così ai detentori le spese che, per un corretto smaltimento attraverso le Ditte specializzate, sarebbero state sicuramente più cospicue.
La merce sequestrata ammonta a circa quattrocento tonnellate, per un valore di mercato stimato attorno ai centomila euro.
Le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria sono nove, tutte di nazionalità rumena e residenti a Sassari, mentre gli automezzi, non idonei al trasporto poiché privi della necessaria iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali, ed il loro carico, sono stati posti sotto sequestro.
Tempio Pausania, 15 Ottobre 2013