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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Spedizioni transfrontaliere di rifiuti

gestione rifiuti speciali
L'Assessorato della difesa dell'ambiente della Regione Sardegna ha effettuato il monitoraggio dei movimenti di rifiuti che hanno interessato il territorio regionale nell’anno 2012, sulla base delle comunicazioni provenienti dalle otto province isolane.
Al fine di garantire, con la più ampia trasparenza, che l’informazione ambientale sia diffusa e fruibile dal pubblico, anche con formati facilmente consultabili, è stato predisposto un opuscolo che offre una visione generale della dinamica delle spedizioni di rifiuti che si verificano da e verso il territorio regionale.
Dai dati pubblicati si può rilevare che tutte le importazioni relative all’anno 2012, provenienti prevalentemente dalla Gran Bretagna e a seguire dalla Spagna, dalla Grecia, da Israele, dalla Francia e dal Belgio, sono pervenute alla sola provincia di Carbonia-Iglesias, presso la Portovesme S.r.l.. I materiali in ingresso, pari a 63.304 tonnellate, di cui circa 297 t spedite nel 2012 e ricevute nel 2013, costituiti da rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi d’acciaieria e individuati con codice CER 10.02.07*, sono stati destinati al recupero di metalli e dei composti metallici.
Le esportazioni, pari a 6.745 tonnellate, muovono maggiormente dalla provincia di Carbonia–Iglesias e in parte dalla provincia di Cagliari verso paesi diversi: Marocco, Germania e Spagna.
In particolare, il 74% delle esportazioni, rappresentate da rifiuti solidi speciali non pericolosi “plastica e gomma”, CER 19.12.04, provenienti dalla triturazione di pneumatici fuori uso, sono destinate al riutilizzo come combustibile per il recupero energetico in Marocco.
La Germania riceve il 24% dei rifiuti pericolosi esportati prevalentemente dalla provincia di Cagliari e parte dalla provincia di Carbonia–Iglesias. Trattasi principalmente di fanghi composti, CER 05.01.09*, comunemente denominati Filter Cake, riutilizzabili come materia prima in specifici processi metallurgici; una minima parte è invece costituita di rifiuti provenienti dalle lavorazioni metallurgiche (manutenzione dei forni) individuati con CER 16.11.01* e destinati al riutilizzo come combustile o allo scambio o come altro mezzo per produrre energia.
Il 2% del totale delle esportazioni, costituto da rifiuti pericolosi provenienti dalla lavorazione metallurgica (manutenzione dei forni), individuato con CER 16.11.03*, è destinato alla Spagna per il recupero di metalli e dei composti metallici.

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Consulta la relazione 2012 sulla spedizione transfrontaliera dei rifiuti