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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Oristano: tutela delle risorse ittiche

riccio di mare
Nel corso di una serie di servizi finalizzati alla vigilanza e alla tutela delle risorse marine del Golfo di Oristano, nel litorale compreso tra San Giovanni di Sinis e Su Pallosu, il personale del Corpo Forestale della Stazione Forestale e nella Base Logistica Navale (BLON) di Oristano, ha accertato numerosi illeciti riferibili al mancato rispetto delle norme che regolano l’attività di pesca professionale subacquea e l’inosservanza del calendario della pesca del riccio di mare (paracentrotus lividus) disciplinata dal Decreto dell’Assessore Regionale all’Agricoltura n° A/67 del 29.10.2013.

Nel corso di vari appostamenti notturni nelle località comprese tra Funtana Meiga e Turre Seu, gli inquirenti hanno sorpreso tre pescatori subacquei che avevano prelevato di circa 2500 esemplari di ricci.
I tre, A.S e G.C. entrambi di anni 32 e D. M. di anni 36, tutti di Cabras, sono stati identificati e denunciati per la pesca di ricci di mare in un’area in cui vige il divieto assoluto di pesca ( Zona B di riserva generale dell’Area Marina Protetta Sinis Mal di Ventre).
Nella medesima area per fatti simili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria anche A.S. 40 anni e M.F. 37 anni, di Simaxis.

L’azione di vigilanza è risultata particolarmente efficace nel contrastare persone ben organizzate che, pur di portare via la maggior quantità possibile di ricci, si organizzano anche con complici a terra con funzione di “palo” che avevano il compito di segnalare alle imbarcazioni, prima dello sbarco del pescato, la presenza dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

Nella zona di “Su Pallosu” nel litorale di San Vero Milis, a 5 pescatori di ricci, provenienti da Narbolia e Cabras, sono state invece contestate violazioni amministrative per aver parcheggiato le proprie autovetture e furgoni frigo sulle dune litoranee, in violazione all’art 1161 del codice della navigazione. I cinque pescatori dovranno pagare una sanzione pari a 213 € ciascuno.

Altri fatti di ordine pubblico
Sempre con attinenza all’attività di pesca, si segnala l’intervento del Corpo Forestale (NIPAF, BLON e Stazione Oristano) al fine di limitare e ridurre la situazione di conflitto creatasi a Mandriola, presso lo scivolo a mare in comune di San Vero Milis, dove alcuni locali avevano impedito, scaricando sullo stesso scivolo blocchi di cemento, cumuli di terra e pietre, l’accesso delle imbarcazioni di pescatori di ricci provenienti dal cagliaritano.
Tale scontro, che ha rischiato più volte di degenerare, si è concluso anche grazie all’intervento congiunto con altre forze dell’ordine (Digos e Carabinieri) che hanno contribuito alla mediazione tra i due gruppi contrapposti, convincendo i pescatori cagliaritani ad abbandonare temporaneamente l’utilizzo dello scivolo a mare di Mandriola.

Analoga vicenda si è verificata in questi giorni presso lo scivolo a mare posto nella battigia prospiciente il mare di Santa Caterina di Pittinuri, dove ignoti allo scopo di impedire alle imbarcazioni da diporto l’accesso a mare hanno posizionato, anche in questo caso, un pesante cubo in calcestruzzo con la minacciosa scritta “dopo solo piombo”.
Per tali motivazioni il personale della Stazione Forestale di Cuglieri, ha inviato alla Procura della Repubblica una comunicazione di notizia di reato contro ignoti, per occupazione di area demaniale e minacce.


Approfondimento sulla pesca dei ricci di mare 2013/14


Oristano 28 12 2013