Sassari: tutela della fauna selvatica
Il 9 febbraio scorso, il personale della Stazione Forestale di Bono ha sorpreso S.P.M., di Burgos, in palese atteggiamento di caccia all’interno dell’Oasi di protezione faunistica di Monte Pisanu.
L’uomo, che è stato fermato dai Forestali dopo un lungo appostamento nella località Su Brotzu (Bottidda), deteneva esclusivamente cartucce caricate a palla e a pallettoni che sono normalmente utilizzate per la caccia grossa e con cui era armato anche il fucile che imbracciava.
Cartucce e fucile sono stati sottoposti a sequestro penale. Del fatto è stata contestualmente informata la competente Autorità Giudiziaria poiché l’esercizio della caccia nelle oasi di protezione faunistica è un reato sanzionato con la pena dell’arresto fino a sei mesi e l’ammenda fino 1.549 Euro.
L’operazione è scaturita dai molteplici appostamenti e servizi di controllo svolti dal personale della Stazione anche su specifiche disposizioni operative del Servizio Ripartimentale di Sassari.
Infatti, nonostante i controlli, nel corso dell’annata venatoria erano stati scoperti, all’interno dell’Oasi di Monte Pisanu, diversi cinghiali abbattuti con armi da fuoco.
Agli investigatori del Corpo erano inoltre pervenute diverse segnalazioni di cittadini e cacciatori che lamentavano il mancato rispetto delle regole in materia di attività venatoria da parte di alcuni bracconieri privi di scrupoli.
Resta elevato il controllo sul territorio per contrastare la piaga del bracconaggio e gli illeciti venatori, a tutela della fauna selvatica.
Sassari, 12 febbraio 2014