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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Report regionale sulla stagione venatoria 2013 - 2014

un muflone sardo
Il personale del Corpo Forestale ha assicurato la sua costante presenza e il capillare controllo del territorio per tutelare il patrimonio faunistico isolano anche nella decorsa stagione venatoria 2013 -2014.

Durante i controlli sono state contestate complessivamente 198 violazioni amministrative a 201 trasgressori.
Gli illeciti amministrativi hanno riguardato essenzialmente il mancato rispetto delle disposizioni contenute nel Calendario venatorio e, in particolare, infrazioni al rispetto delle distanze dalle strade, dalle abitazioni e luoghi di lavoro e ricovero del bestiame oltre che all’obbligo di indossare il gilet ad alta visibilità durante l’esercizio della caccia al cinghiale con il sistema della battuta.

Le violazioni penali hanno invece riguardato, l’utilizzo di armi e munizioni vietate, l’esercizio venatorio in parchi e aree protette o comunque inibite alla caccia, l’abbattimento di selvaggina in periodi di divieto generale o in giornate non consentite, l’assenza o l’irregolarità dei titoli e dei documenti necessari all’esercizio venatorio.

Importanti risorse sono state impiegate per la repressione del fenomeno del bracconaggio, anche con il supporto dei Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) per l’accertamento di gravi violazioni in materia di armi, connesse alla caccia di frodo, come l’impiego di fucili e congegni da sparo di fabbricazione artigianale. Reati questi ultimi che, oltre a danneggiare il patrimonio faunistico, costituiscono in serio pericolo per la pubblica incolumità, soprattutto di quei cittadini che frequentano i boschi della Sardegna per diletto.


Dati riassuntivi delle violazioni penali accertate

Denunce:
56 contro noti, 23 contro ignoti, per un totale di 79 notizie di reato comunicate all’Autorità giudiziaria
67 le persone indagate
77 i sequestri penali eseguiti.

Beni sequestrati:
44 fucili, 811 cartucce, 729 trappole ad archetto per uccellagione, 56 reti fisse per uccellagione, 30 gabbie paratore, 92 lacci per ungulati.

Fauna sequestrata:
21 cinghiali, 1 daino, 1 cervo, 68 passeriformi, 5 columbidi, 161 turdidi.


Un ulteriore e importante impegno per il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, è stato quello relativo all’attività di controllo sul rispetto delle disposizioni contenute nel Piano straordinario di eradicazione della peste suina africana, anche attraverso il cosiddetto istituto della caccia in deroga.
L’efficace sinergia con i Servizi Veterinari delle competenti ASL territoriali ha permesso di acquisire indispensabili elementi di conoscenza e studio della malattia oltre che incrementare in maniera significativa l’informazione nell’ambiente venatorio.


17 aprile 2014