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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Lanusei: tutela dei beni archeologici

reperto archeologico
Il personale della Stazione forestale di Tortolì, lo scorso aprile, ha scoperto uno scavo archeologico clandestino all’interno di un terreno di proprietà privata. L’area, conosciuta col nome di Castello di Medusa, si trova tra i comuni di Lotzorai e Girasole.

Sul luogo dello scavo, realizzato da ignoti, i forestali hanno trovato diversi reperti costituiti nella quasi totalità da frammenti di ceramica risalenti al periodo basso medievale (XIII- XV secolo).
A causa delle modeste dimensioni dei reperti la provenienza è di difficile attribuzione, tuttavia per alcuni è stato possibile desumerne l’origine Toscana (area pisana) e Spagnola.

Il personale forestale ha avviato le indagini per risalire agli autori e ha trasmesso la notizia di reato all’Autorità giudiziaria, informando altresì del rinvenimento la Soprintendenza per i beni archeologici di Nuoro.

Il Servizio ispettorato di Lanusei, per avere maggior conoscenza storico-archeologica di quanto rinvenuto, si è avvalso della collaborazione del Servizio beni culturali dell’assessorato regionale della pubblica istruzione. Da questa collaborazione è scaturito un lavoro tecnico-scientifico che l’archeologo incaricato dal Servizio beni culturali ha riportato in un’ampia relazione che sarà pubblicata nel 2015 sulla rivista specialistica on-line “Quaderni della Soprintendenza”, curata dalla Soprintendenza archeologica, sede di Cagliari del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Chi volesse approfondirne i contenuti potrà collegarsi al seguente indirizzo:
http://www.archeocaor.beniculturali.it/index.php?it/95/pubblicazioni&paginate_page

Lanusei 26 novembre 2014