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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Analisi agrometeorologica e climatologica dell’autunno 2014

condizioni siccitose autunno 2014
12.01.2015

L’analisi agrometeorologica e climatologica dell’autunno 2014 relativa al trimestre settembre–novembre 2014, elaborata dai climatologi e agrometeorologi del Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS, mostra un autunno meteorologico caratterizzato da intense condizioni siccitose, che hanno interessato buona parte del periodo, e da anomali e persistenti temperature elevate. I dati rilevati dalla rete delle stazioni meteorologiche presenti su tutto il territorio regionale hanno evidenziato, soprattutto in settembre e ottobre, precipitazioni tanto carenti da essere collocate in prossimità dei valori minimi registrati nel trentennio climatico 1971-2000, assunto come riferimento, e in numerosi casi persino inferiori.

A settembre i cumulati mensili hanno superato i 10 mm solo nella parte orientale della Sardegna, nel Sulcis-Iglesiente ed in qualche area montana. Si tratta di valori modesti per questo periodo, generalmente inferiori al 50% della media climatica trentennale di riferimento.
Anche ad ottobre le piogge sono state scarse: su oltre la metà delle stazioni il cumulato mensile non ha raggiunto i 10 mm mentre nelle rimanenti stazioni si sono raggiunti valori di poco maggiori, prossimi a 20 mm. Rari i casi con valori più elevati, tra questi i più rilevanti 54.7 mm di Decimomannu e i 67.0 mm di Dolianova. A novembre, sebbene in misura inferiore rispetto ai valori medi climatici, su buona parte dell’isola si è registrata una ripresa delle precipitazioni i cui cumulati si differenziano tra le diverse zone del territorio. Nelle tre province meridionali e in Gallura i cumulati mensili sono stati inferiori a 80 mm, su buona parte delle provincie di Ogliastra, Nuoro, Oristano e Sassari le piogge sono state leggermente più abbondanti, raggiungendo i 100 mm, mentre su alcune aree della Sardegna Nord-occidentale, tra le provincie di Sassari e di Oristano, i cumulati hanno superato i 100 mm, con alcuni picchi compresi tra 140 e 200 mm circa. Tranne che in questi ultimi territori, si è trattato tuttavia di piogge deficitarie rispetto alla climatologia, spesso inferiori anche alla metà della media di novembre.

Sulla base dei dati analizzati si può concludere che nel trimestre autunnale la prolungata scarsità di precipitazioni rispetto ai valori attesi ha determinato condizioni siccitose diffuse e particolarmente intense.

Per quanto riguarda il regime termico, nel trimestre autunnale si è assistito ad un anomalo incremento dei valori rispetto a quelli tipici del periodo, rappresentati dalle medie calcolate sugli anni 1995-2008.

Nel mese di settembre, le medie mensili delle temperature minime hanno raggiunto circa 20 °C nelle zone costiere e nell’area di Cagliari, con anomalie positive di circa +1 °C su tutta l’Isola, mentre le medie delle massime hanno superato i 30 °C nel Campidano e nella Valle del Tirso, circa 3 °C al di sopra delle medie climatiche. Nei giorni 19 e 20 di settembre si sono misurati 38.7 °C, 38.5 °C e 38.4 °C rispettivamente nelle stazioni di Palmas Arborea, Ozieri e Ottana. Anche nel mese di ottobre le temperature minime sono state superiori alla media di circa 1 °C mentre le massime hanno registrato marcate anomalie, comprese tra 3 °C e 3.5 °C. Il giorno 9 si sono registrate le massime giornaliere più elevate: Ottana 36.3 °C, Palmas Arborea 35.7 °C, Berchidda 35.3 °C, mentre circa il 65% delle stazioni registrava temperature sopra 30 °C.

Anche nel mese di novembre le medie delle temperature sono state superiori alla media, stavolta in maniera più marcata, fino ai +2.5/+3 °C circa. Le medie delle massime hanno raggiunto valori eccezionalmente elevati, corrispondenti ad anomalie tra 3 °C e oltre 4°C. La giornata più calda è stata il 4, quando le massime hanno raggiunto 28.4 °C a Dorgali, 28.0 °C ad Arzachena e 27.3 °C a Valledoria.

In tutti e tre i mesi, pertanto, le temperature sono state sensibilmente superiori ai corrispondenti valori medi tipici del periodo. L’anomalia media calcolata per l’intero trimestre autunnale mostra per le temperature minime valori dell’ordine di circa 1.0 – 2.0 °C, mentre per le massime si raggiungono nella maggior parte dei casi valori compresi tra circa 2.5 °C fino a sfiorare i 4.0 °C. In entrambi i casi a pesare maggiormente sul dato trimestrale è l’anomalia registrata nel mese di novembre.

Il livello termico anomalo ha influenzato i cicli di sviluppo delle piante e degli insetti. Per esempio negli oliveti si è osservato un anticipo della fase di maturazione del frutto con la conseguente e diffusa raccolta anticipata. Numerosi inoltre i casi in cui specie spontanee hanno mostrano manifestazioni fenologiche atipiche come fioriture anticipate e impreviste.

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