Sequestro preventivo a Villasor.
Il Corpo forestale, a seguito di complesse indagini, ha segnalato all’Autorità giudiziaria le ipotesi dei reati di lottizzazione abusiva, falso e truffa aggravata, a carico di realizzatori e gestori di 134 serre fotovoltaiche site in località Su Scioffu, in agro di Villasor.
L’attività di indagine ha consentito di verificare che i ricavi dalla produzione di energia elettrica fossero ingenti e comunque nettamente superiori a quelli derivanti dall’attività agricola, per la quale tuttavia i soggetti coinvolti avevano ottenuto l’accesso a consistenti incentivi.
A seguito delle risultanze investigative il GIP Dr Giuseppe Pintori ha ordinato il sequestro preventivo dell'impianto e del profitto dei reati, quantificato in Euro 6.571.287,57.
Il Comandante del CFVA ha espresso il proprio compiacimento dichiarando:
"L’operazione denota la piena capacità del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di interpretare il proprio ruolo a tutela dell’ambiente naturale e rurale della Sardegna. Non è Infatti sufficiente intervenire sulle piaghe endemiche che colpiscono l’Isola: occorre intercettare e controllare nuovi fenomeni collegati all’economia globalizzata, volti a realizzare insediamenti industriali nelle campagne e comportanti un grave consumo di suolo per ottenere illeciti profitti molto elevati .
Agli inquirenti del Corpo forestale che hanno condotto le complesse e lunghe indagini che hanno portato all’odierna misura cautelare, il mio sentito plauso ed incoraggiamento.
Esprimo riconoscenza e stima per la fiducia riposta nella nostra struttura dalla Procura di Cagliari, che ha coordinato i nostri uomini con altissima professionalità e sensibilità per la tutela dell’ambiente rurale.
Ringrazio infine gli uomini della Guardia di Finanza, con i quali abbiamo avuto il reciproco piacere di sperimentare una proficua collaborazione nella fase applicativa del sequestro".
Ulteriori dettagli nel sito della Regione Sardegna, vedi
Cagliari 3 luglio 2015
L’attività di indagine ha consentito di verificare che i ricavi dalla produzione di energia elettrica fossero ingenti e comunque nettamente superiori a quelli derivanti dall’attività agricola, per la quale tuttavia i soggetti coinvolti avevano ottenuto l’accesso a consistenti incentivi.
A seguito delle risultanze investigative il GIP Dr Giuseppe Pintori ha ordinato il sequestro preventivo dell'impianto e del profitto dei reati, quantificato in Euro 6.571.287,57.
Il Comandante del CFVA ha espresso il proprio compiacimento dichiarando:
"L’operazione denota la piena capacità del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di interpretare il proprio ruolo a tutela dell’ambiente naturale e rurale della Sardegna. Non è Infatti sufficiente intervenire sulle piaghe endemiche che colpiscono l’Isola: occorre intercettare e controllare nuovi fenomeni collegati all’economia globalizzata, volti a realizzare insediamenti industriali nelle campagne e comportanti un grave consumo di suolo per ottenere illeciti profitti molto elevati .
Agli inquirenti del Corpo forestale che hanno condotto le complesse e lunghe indagini che hanno portato all’odierna misura cautelare, il mio sentito plauso ed incoraggiamento.
Esprimo riconoscenza e stima per la fiducia riposta nella nostra struttura dalla Procura di Cagliari, che ha coordinato i nostri uomini con altissima professionalità e sensibilità per la tutela dell’ambiente rurale.
Ringrazio infine gli uomini della Guardia di Finanza, con i quali abbiamo avuto il reciproco piacere di sperimentare una proficua collaborazione nella fase applicativa del sequestro".
Ulteriori dettagli nel sito della Regione Sardegna, vedi
Cagliari 3 luglio 2015