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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Sant’Antioco. Monitoraggio delle acque e tutela della fauna marina

Esemplare di Pinna nobilis
Lo scorso giugno, il personale forestale della Base navale di Sant’Antioco ha rilevato, in un tratto di mare normalmente caratterizzato dalla presenza di Posidonia oceanica e da popolazioni di Pinna nobilis, una notevole quantità di molluschi adagiati sul fondale.

Nell’area, che si è rivelata priva di vegetazione, erano stranamente accumulati una trentina di esoscheletri (le conchiglie) di Pinna nobilis. Accanto ai cumuli erano presenti anche rari molluschi vivi nella caratteristica posizione verticale.

L’Ispettorato di Iglesias del Corpo forestale, prima di formulare ipotesi, per comprendere l’origine del fenomeno e per valutarne la dimensione, ha organizzato il costante monitoraggio del tratto di mare interessato, esteso a un’area più vasta, prevedendo controlli sul traffico marino e prelievi di sedimenti in collaborazione con l’ARPAS e la Capitaneria di Portoscuso.

La Pinna nobilis (L.), comunemente nota come nacchera, pinna comune o stura, è il più grande mollusco bivalve (può arrivare a un metro di lunghezza) presente nel Mediterraneo.
La specie, considerata a rischio di estinzione a causa della pesca indiscriminata, dell’inquinamento e della conseguente diminuzione delle aree d’insediamento, é inserita nell’allegato IV (Specie animali e vegetali d’interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa) della direttiva 92/43/CEE relativa alla “Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica”.
La specie é inoltre tutelata dal Regolamento (CE) 1967/2006, (relativo "alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel mar Mediterraneo...”) che ne proibisce la raccolta e la detenzione.


Iglesias 05 agosto 2015