Ovodda. Operazione antibracconaggio
Il personale della Stazione forestale di Tonara, durante un servizio antibracconaggio nelle campagne di Ovodda, ha proceduto al sequestro di due fucili e alla denuncia di quattro persone che erano state fermate per un controllo mentre transitavano nelle campagne con le loro autovetture.
L’operazione si è svolta nelle scorse giornate di divieto di caccia.
In una delle autovetture fermate sono stati scoperti un fucile semiautomatico smontato, perfettamente occultato nel bagagliaio, alcune cartucce a pallettoni e una torcia. L’arma, le munizioni e l’attrezzatura sono state sottoposte a sequestro e il loro possessore identificato e denunciato.
Circa mezz'ora dopo è stato eseguito il controllo di una seconda autovettura con tre giovani a bordo: all'interno dell'abitacolo i Forestali hanno trovato un fucile da caccia. Anche in questo caso l'arma è stata sottoposta a sequestro e i tre giovani sono stati denunciati.
Dei fatti è stata inviata la comunicazione di notizia di reato (Cnr) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro.
Il reato contestato è l'esercizio di caccia in tempo di divieto generale per cui è prevista la pena dell'arresto dai tre mesi a un anno e l'ammenda fino a un massimo di 2.529 euro.
23 settembre 2015
L’operazione si è svolta nelle scorse giornate di divieto di caccia.
In una delle autovetture fermate sono stati scoperti un fucile semiautomatico smontato, perfettamente occultato nel bagagliaio, alcune cartucce a pallettoni e una torcia. L’arma, le munizioni e l’attrezzatura sono state sottoposte a sequestro e il loro possessore identificato e denunciato.
Circa mezz'ora dopo è stato eseguito il controllo di una seconda autovettura con tre giovani a bordo: all'interno dell'abitacolo i Forestali hanno trovato un fucile da caccia. Anche in questo caso l'arma è stata sottoposta a sequestro e i tre giovani sono stati denunciati.
Dei fatti è stata inviata la comunicazione di notizia di reato (Cnr) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro.
Il reato contestato è l'esercizio di caccia in tempo di divieto generale per cui è prevista la pena dell'arresto dai tre mesi a un anno e l'ammenda fino a un massimo di 2.529 euro.
23 settembre 2015