Bono: denunciati per caccia al cinghiale in giornata non consentita
Nel pomeriggio dello scorso 12 novembre, una pattuglia della Stazione forestale e di vigilanza ambientale di Bono, in servizio antibracconaggio nelle campagne dell’omonimo comune, ha notato un’automobile parcheggiata in località Sa Balza, all’interno dell’abitacolo era ben visibile la custodia di un fucile.
Poco dopo, i Forestali hanno sentito distintamente tre colpi d’arma da fuoco che provenivano da una zona vicina solitamente frequentata dai cacciatori e verso cui si sono subito diretti.
Ben presto hanno avvistato tre uomini che vedendo arrivare la pattuglia si sono dati alla fuga lasciando però sul terreno un cinghiale di grossa taglia appena abbattuto e i bossoli esplosi.
La pattuglia forestale ha attivato immediatamente le indagini per risalire agli autori del fatto. L’attività investigativa, anche attraverso gli accertamenti eseguiti sulla proprietà dell’automobile, ha portato ben presto a rintracciare i cacciatori fuggiti.
I tre uomini, in esito ai riscontri evidenti raccolti a loro carico, non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità e sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per esercizio di caccia al cinghiale in giornata non consentita e per uso di munizione spezzata, vietata nella caccia agli ungulati.
Il personale del Corpo forestale ha quindi proceduto al sequestro penale di armi, munizioni e della selvaggina richiedendo l’intervento del servizio veterinario.
Il veterinario di turno, eseguita la perizia necroscopica, oltre a confermare le modalità di abbattimento dell’animale, ha disposto la distruzione della carcassa secondo le procedure di legge.
18 novembre 2015
Poco dopo, i Forestali hanno sentito distintamente tre colpi d’arma da fuoco che provenivano da una zona vicina solitamente frequentata dai cacciatori e verso cui si sono subito diretti.
Ben presto hanno avvistato tre uomini che vedendo arrivare la pattuglia si sono dati alla fuga lasciando però sul terreno un cinghiale di grossa taglia appena abbattuto e i bossoli esplosi.
La pattuglia forestale ha attivato immediatamente le indagini per risalire agli autori del fatto. L’attività investigativa, anche attraverso gli accertamenti eseguiti sulla proprietà dell’automobile, ha portato ben presto a rintracciare i cacciatori fuggiti.
I tre uomini, in esito ai riscontri evidenti raccolti a loro carico, non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità e sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per esercizio di caccia al cinghiale in giornata non consentita e per uso di munizione spezzata, vietata nella caccia agli ungulati.
Il personale del Corpo forestale ha quindi proceduto al sequestro penale di armi, munizioni e della selvaggina richiedendo l’intervento del servizio veterinario.
Il veterinario di turno, eseguita la perizia necroscopica, oltre a confermare le modalità di abbattimento dell’animale, ha disposto la distruzione della carcassa secondo le procedure di legge.
18 novembre 2015