Gli endemismi
Gli endemismi sono specie animali o vegetali che spontaneamente popolano areali ristretti, a differenza delle specie cosmopolite, che occupano invece areali vasti.
Alcuni endemismi si trovano nelle isole, o in areali a volte estesi solo poche centinaia di metri quadrati, come ad esempio il Ribes sardoum Martelli che vegeta in una piccola valletta del Supramonte di Oliena e rappresenta uno dei più rari endemismi sardi.
Altri endemismi invece hanno una distribuzione, pur internamente all’isola, omogenea sull’intero territorio. Perché questa affermazione sia comprensibile è necessario spiegare la definizione di areale: è la superficie abitata da una specie che, dopo essersi diffusa da un luogo originario, ha incontrato ostacoli naturali alla sua espansione e alla sua capacità moltiplicativa.
L'areale
Quando l’areale di una specie endemica è limitato e non vi è la possibilità che la specie si irradi e si diffonda nell’area circostante, si parla di endemismo puntiforme. Un tipico esempio è rappresentato dalla fauna delle grotte.
Le grotte sono abitate da gruppi non numerosi di organismi di piccole dimensioni. Le varie specie hanno un legame diverso con l’ambiente cavernicolo. Le specie appartengono a varie classi di animali: Crostacei, Insetti, Ragni e Vertebrati.
Molti abitanti delle grotte presentano adattamenti assai marcati: la riduzione degli occhi, lo sviluppo di altri organi sensibili e la depigmentazione.
I neo endemismi
In Sardegna esistono anche alcuni neo endemismi che si sono per lo più originati come evoluzione di specie introdotte dall’uomo, favorita dal lungo isolamento geografico.
Si sono quindi sviluppati in tempi più recenti rispetto ai paleo endemismi e sono, secondo l’ inquadramento tassonomico, a livello di sottospecie e non di specie, come per esempio il Cervo sardo, che è una sottospecie del Cervo europeo.
Alcuni animali poi, si differenziano da quelli che si trovano nel resto d’Italia, come per esempio la Lepre e la Pernice sarda, che in Italia sono presenti solo in Sardegna, ma si ritrovano in alcune altre aree del bacino del Mediterraneo.
Complessivamente si tratta di un patrimonio genetico e naturalistico che rende l’isola Sardegna unica per molti aspetti.
Alcuni endemismi si trovano nelle isole, o in areali a volte estesi solo poche centinaia di metri quadrati, come ad esempio il Ribes sardoum Martelli che vegeta in una piccola valletta del Supramonte di Oliena e rappresenta uno dei più rari endemismi sardi.
Altri endemismi invece hanno una distribuzione, pur internamente all’isola, omogenea sull’intero territorio. Perché questa affermazione sia comprensibile è necessario spiegare la definizione di areale: è la superficie abitata da una specie che, dopo essersi diffusa da un luogo originario, ha incontrato ostacoli naturali alla sua espansione e alla sua capacità moltiplicativa.
L'areale
Quando l’areale di una specie endemica è limitato e non vi è la possibilità che la specie si irradi e si diffonda nell’area circostante, si parla di endemismo puntiforme. Un tipico esempio è rappresentato dalla fauna delle grotte.
Le grotte sono abitate da gruppi non numerosi di organismi di piccole dimensioni. Le varie specie hanno un legame diverso con l’ambiente cavernicolo. Le specie appartengono a varie classi di animali: Crostacei, Insetti, Ragni e Vertebrati.
Molti abitanti delle grotte presentano adattamenti assai marcati: la riduzione degli occhi, lo sviluppo di altri organi sensibili e la depigmentazione.
I neo endemismi
In Sardegna esistono anche alcuni neo endemismi che si sono per lo più originati come evoluzione di specie introdotte dall’uomo, favorita dal lungo isolamento geografico.
Si sono quindi sviluppati in tempi più recenti rispetto ai paleo endemismi e sono, secondo l’ inquadramento tassonomico, a livello di sottospecie e non di specie, come per esempio il Cervo sardo, che è una sottospecie del Cervo europeo.
Alcuni animali poi, si differenziano da quelli che si trovano nel resto d’Italia, come per esempio la Lepre e la Pernice sarda, che in Italia sono presenti solo in Sardegna, ma si ritrovano in alcune altre aree del bacino del Mediterraneo.
Complessivamente si tratta di un patrimonio genetico e naturalistico che rende l’isola Sardegna unica per molti aspetti.
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