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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Iglesias: contrasto al bracconaggio

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Importante azione di contrasto al bracconaggio portata a termine dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale della regione Sardegna, ad opera del personale delle Stazioni Forestali di Iglesias e Fluminimaggiore.

L’attività ha avuto inizio in seguito al ritrovamento, avvenuto tra il 2014 e il 2015, in località Oridda, in agro di Domusnovas in un territorio all'interno dell'omonima oasi di protezione faunistica, (luogo ricco di selvaggina e specificamente cinghiali e cervi, zona nella quale si è ultimamente insediata anche una popolazioni di mufloni) di tredici armi da caccia di provenienza artigianale occultate, tutte efficienti e funzionanti.

Alcuni giorni fa, su disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, sono stati compiuti diversi accertamenti specifici mirati all'individuazione degli utilizzatori e dei costruttori delle armi sequestrate. L'attività delegata, alla quale hanno partecipato circa 60 uomini suddivisi in 15 pattuglie dei diversi Reparti del Servizio Ispettorato di Iglesias, veniva indirizzata alla perquisizione personale e domiciliare di vari soggetti e luoghi ubicati nei comuni di Domusnovas, Villamassargia, Iglesias e Portoscuso.

Positivi i risultati di tutte le perquisizioni in relazione ai reati di fabbricazione e detenzione di armi clandestine, di detenzione di munizioni e attrezzature notoriamente utilizzate per esercitare varie attività di bracconaggio quali trappole per la cattura di ungulati, reti per uccellagione, torce modificate ad arte per l'esercizio della caccia di frodo notturna.

Due gli arresti conseguenti, si tratta di due uomini residenti a Domusnovas.
Il primo è un cinquantasettenne trovato in possesso di un'arma da caccia con matricola abrasa, di provenienza furtiva, è stato condannato per direttissima a 3 anni, senza il beneficio della condizionale;
il secondo, un uomo di cinquantasei anni, è stato arrestato in seguito al ritrovamento, in alcuni locali in suo possesso, di alcune armi da caccia complete e funzionanti, nonché di tutta una serie di parti e meccanismi di arma ancora da assemblare, munizioni sia da caccia che da guerra detenute illegalmente e altra svariata attrezzatura riconducibile ad attività di bracconaggio, quali reti, trappole e altre ancora, oltre a sostanze stupefacenti della specie cannabis e predisposizione per effettuarne la coltivazione al coperto.
Le armi, esaminate da un esperto in balistica sono state ritenute funzionanti e perfettamente efficienti. La sentenza è ancora da emettere

Durante l’operazione altre quattro persone, sottoposte a perquisizione domiciliare, sono state denunciate a piede libero per attività di bracconaggio e reati inerenti alla fabbricazione o alterazione di arma.
Tra essi un uomo di 49 anni, residente a Domusnovas, trovato in possesso di materiali e attrezzature riconducibili alla fabbricazione di armi e di munizioni detenute illegalmente;
un quarantanovenne di Portoscuso, anch'egli trovato in possesso di materiali e attrezzature riconducibili alla fabbricazione/alterazione di armi e di munizioni detenute illegalmente. Nella sua abitazione sono stati trovati anche dei reperti archeologici che saranno prossimamente esaminati dagli esperti della soprintendenza ai beni archeologici;
un trentatreenne di Domusnovas, trovato in possesso di munizioni detenute illegalmente e un cinquantacinquenne, residente a Villamassargia, trovato in possesso di materiali e attrezzature atte ad esercitare l'attività illecita di bracconaggio diurna e notturna.

La Procura della Repubblica ha ultimamente disposto ulteriori verifiche tecniche sulle armi rinvenute, da effettuarsi in laboratori scientifici specializzati, per individuare tracce biologiche e dattiloscopiche su di esse allo scopo di risalire agli utilizzatori e ai costruttori.

Iglesias 24 giugno 2016