Condannato l’incendiario seriale di Terralba
Due anni e quattro mesi di reclusione, la pena che il GUP ha inflitto con rito abbreviato all’incendiario ventinovenne di Terralba, arrestato lo scorso giugno dal Corpo forestale della Regione Sardegna.
I Forestali erano giunti all’arresto dell’uomo dopo una prolungata attività d’indagine condotta dal personale della Stazione di Marrubiu e del Nucleo investigativo dell’Ispettorato di Oristano.
La principale difficoltà rilevata nel corso degli accertamenti era la mancanza di un valido movente che consentisse agli investigatori di collegare l’autore dei numerosi incendi, che da qualche tempo venivano appiccati nella periferia di Terralba, al contesto territoriale.
Gli eventi incendiari non sembravano, infatti, essere riferibili né al mondo agropastorale né a ritorsioni, contrasti o altri obiettivi sensibili.
Infine, la costante attività investigativa aveva portato i Forestali a concentrare l’attenzione su un uomo, segnalato da più testimoni, che transitava in bicicletta in tempi e luoghi compatibili con l’innesco degli incendi.
Il 7 giugno, intorno alle 11,30, accertata la presenza di un giovane in bicicletta proprio nelle zone più frequentemente interessate dagli incendi (nel solo giorno precedente ben quattro, tutti estremamente pericolosi) il personale forestale aveva immediatamente predisposto il presidio dell’area e l’aveva sorpreso in flagranza di reato in località Fangariu.
Il giovane, nonostante un tentativo di fuga, era stato arrestato nella sua abitazione. In considerazione dei suoi numerosi precedenti e del pericolo di reiterazione del reato, l’arresto era stato convalidato immediatamente dall’Autorità giudiziaria.
A questo primo arresto in flagranza ha fatto seguito quello di un pensionato residente a Mogoro. La sua attività d’incendiario seriale si svolgeva da tempo tra i Comuni di Pabillonis, Guspini, Terralba, San Nicolò d'Arcidano e Mogoro.
Il pensionato è stato colto in flagranza di reato dal Nucleo investigativo del Cfva di Cagliari, lo scorso 27 agosto, nelle campagne di San Nicolò d'Arcidano, dopo lunghe e complesse indagini che si sono protratte per qualche anno ma mai abbandonate, grazie alla tenacia del personale forestale delle Stazioni di Guspini e Marrubiu.
26 settembre 2016
I Forestali erano giunti all’arresto dell’uomo dopo una prolungata attività d’indagine condotta dal personale della Stazione di Marrubiu e del Nucleo investigativo dell’Ispettorato di Oristano.
La principale difficoltà rilevata nel corso degli accertamenti era la mancanza di un valido movente che consentisse agli investigatori di collegare l’autore dei numerosi incendi, che da qualche tempo venivano appiccati nella periferia di Terralba, al contesto territoriale.
Gli eventi incendiari non sembravano, infatti, essere riferibili né al mondo agropastorale né a ritorsioni, contrasti o altri obiettivi sensibili.
Infine, la costante attività investigativa aveva portato i Forestali a concentrare l’attenzione su un uomo, segnalato da più testimoni, che transitava in bicicletta in tempi e luoghi compatibili con l’innesco degli incendi.
Il 7 giugno, intorno alle 11,30, accertata la presenza di un giovane in bicicletta proprio nelle zone più frequentemente interessate dagli incendi (nel solo giorno precedente ben quattro, tutti estremamente pericolosi) il personale forestale aveva immediatamente predisposto il presidio dell’area e l’aveva sorpreso in flagranza di reato in località Fangariu.
Il giovane, nonostante un tentativo di fuga, era stato arrestato nella sua abitazione. In considerazione dei suoi numerosi precedenti e del pericolo di reiterazione del reato, l’arresto era stato convalidato immediatamente dall’Autorità giudiziaria.
A questo primo arresto in flagranza ha fatto seguito quello di un pensionato residente a Mogoro. La sua attività d’incendiario seriale si svolgeva da tempo tra i Comuni di Pabillonis, Guspini, Terralba, San Nicolò d'Arcidano e Mogoro.
Il pensionato è stato colto in flagranza di reato dal Nucleo investigativo del Cfva di Cagliari, lo scorso 27 agosto, nelle campagne di San Nicolò d'Arcidano, dopo lunghe e complesse indagini che si sono protratte per qualche anno ma mai abbandonate, grazie alla tenacia del personale forestale delle Stazioni di Guspini e Marrubiu.
26 settembre 2016