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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Modulo Osservatorio Rifiuti Urbani del SIRA: Avvio Fase Operativa

Attività di sperimentazione
Il Modulo Osservatorio Rifiuti Urbani del Sistema Informativo Regionale Ambientale - SIRA Sardegna, a partire dal corrente anno, rappresenta lo strumento obbligatorio da utilizzare per la presentazione delle dichiarazioni sui rifiuti urbani, da parte di tutti i comuni e associazioni dei comuni della Regione Sardegna.
Tale modulo, realizzato dall’Assessorato della difesa dell’ambiente con la stretta collaborazione di ARPAS, rappresenta un primo tassello nella realizzazione delle operazioni di gestione dei processi di dematerializzazione dei procedimenti ambientali. Infatti, attraverso tale modulo tutti i soggetti coinvolti (Comuni, associazioni di Comuni, Province, ARPAS e Regione), vengono chiamati ad utilizzare un unico strumento via web per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali, dalla presentazione della dichiarazione, alla validazione, alla consultazione e utilizzo dati per la predisposizione di piani e programmi.
Il modulo è stato oggetto, per due anni consecutivi (2015 e 2016), di una fase di sperimentazione che ha coinvolto 87 comuni dislocati nell’ex Provincia di Cagliari e nel resto del territorio regionale, ottenendo ottimi risultati manifestati dai vari soggetti coinvolti. La sperimentazione ha consentito non solo di verificare l’usabilità e la correttezza della struttura del modulo, ma anche di affinare le funzionalità disponibili affinché rispondessero maggiormente alle esigenze degli stakeholders coinvolti.
Nei mesi di febbraio e marzo 2017 i funzionari dell’Assessorato della difesa ambiente e del Catasto rifiuti dell’ARPAS sono stati impegnati in una intensa attività di presentazione del modulo a tutti i comuni e associazioni di comuni sardi, che negli anni scorsi non sono stati interessati dalla sperimentazione del modulo.
Il modulo dell’Osservatorio del SIRA è stato realizzato per far fronte alle criticità riscontrate in merito alla scarsa uniformità e, talvolta, alla bassa qualità dei dati riscontrati nelle dichiarazioni presentate nei precedenti anni nei formati pdf, nonché al fine di ridurre i tempi con cui vengono acquisiti e validati i dati. Tali fattori sono particolarmente critici a causa dell’iter di trasmissione dei dati che, in passato, era necessario seguire, considerato che la comunicazione dei dati segue un flusso che va dai gestori del servizio di raccolta ai Comuni, dai Comuni alle Province, dalle Province alla Sezione Regionale del Catasto Rifiuti di ARPAS e, infine, alla Regione. La molteplicità dei passaggi aumenta la possibilità di errori, rende più difficile individuare le responsabilità di eventuali anomalie e certamente contribuisce ad allungare i tempi di acquisizione dei dati, rallentando l’utilizzo per azioni di pianificazione e governo.
Al fine di ridurre al minimo tempi ed errori, il modulo del SIRA è stato dotato di vocabolari di controllo, di campi precompilati, di campi calcolati, di campi obbligatori e bloccanti. Inoltre, per garantire la massima uniformità e normalizzazione nei dati, il modulo è stato fortemente integrato con quello dedicato agli impianti di gestione rifiuti. Gli operatori del Comune possono, quindi, utilizzare direttamente il Catasto degli Impianti per selezionare quelli coinvolti nel trattamento dei RU, a cui verranno associati i quantitativi di rifiuti raccolti e trasportati per tipologia di CER (con possibilità di verifica diretta delle autorizzazioni degli impianti) e le indicazioni delle operazioni effettuate su di essi.
Il sistema, inoltre, è stato dotato di una funzione che consente di travasare, in modo automatico con un semplice invio, la maggior parte dei dati presenti nelle dichiarazioni, compilate attraverso il SIRA, nelle schede del portale ECOCERVED per le dichiarazioni del MUD Comuni. Poiché l’obbligo normativo della presentazione del MUD permane, tale funzionalità evita lo spreco di tempo e le potenziali inconsistenze legate ad un doppio inserimento dei dati.
Il modulo è stato inoltre strutturato per poter accogliere le modifiche intervenute con l’emanazione del Decreto Ministeriale del 26.05.2016 recante le linee guida nazionali per il calcolo delle raccolte differenziate, e, in fase di recepimento, con appositao deliberazione di Giunta regionale.
Si ricorda, infine, che a seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 221 del 28.12.2015 - (“Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”green economy) - è stata recepita in Sardegna, con deliberazione 44/22 del 25.7.2016, la nuova disciplina sul calcolo del tributo da applicare ai rifiuti conferiti in discarica, a decorrere dall’1.1.2017. In sostanza, le modifiche riportate dalla legge n. 221/2015 introducono un sistema di incentivo/disincentivo per i Comuni in funzione delle percentuali di raccolta differenziata, adottando un meccanismo confrontabile con quello che la nostra Regione aveva introdotto sin dal 2004 e che ha permesso al nostro territorio di raggiungere brillanti risultati. Tale disciplina ha previsto l’obbligo, per i Comuni, di trasmettere i dati sulla gestione dei rifiuti urbani tramite il sistema informativo regionale, identificato per la nostra Regione nel SIRA, pena la mancata riduzione dell’ecotassa.

Consulta la documentazione
DGR 44/22 del 25/07/2016
DM del 26/05/2016