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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Bosa. Sequestrato un deposito di rifiuti speciali

discarica sotto sequestro
Il Nucleo investigativo del Servizio ispettorato di Oristano ha scoperto e sottoposto a sequestro un deposito incontrollato di rifiuti speciali, nella località Sos Leperes, in territorio di Bosa.
Si tratta di circa 1000 metri cubi di macerie, spezzoni di tubi in pvc, tubi in poliuretano, frammenti di laterizi, piastrelle, tubi in corrugato e grandi quantità di potature e tronchi di palma.

Gli investigatori del Corpo forestale hanno scoperto che il terreno era nelle disponibilità di un settantunenne, ora indagato, residente a Macomer e che le macerie provenivano dal rifacimento di un complesso edilizio di sua proprietà, situato nella periferia di Bosa.
Nel fondo, in zona sottoposta a tutela ambientale, idrogeologica e paesaggistica, erano stati eseguiti interventi di trasformazione non autorizzati che avevano comportato il rimodellamento del piano di campagna (per la realizzazione di un parcheggio) dove i rifiuti erano stati interrati e spianati con un mezzo cingolato. I lavori avevano comportato anche la parziale eliminazione dei cespugli e della cotica erbosa.

Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare che in quel terreno era stata autorizzata esclusivamente la realizzazione di un’area di sosta che prevedeva la sola eliminazione della vegetazione infestante e il livellamento della terra.
Per gli inquirenti il comportamento dell'indagato si è tradotto nella violazione delle norme ambientali e urbanistiche-paesaggistiche in quanto l’abbandono e l’occultamento dei rifiuti speciali avvenivano attraverso la realizzazione di opere edili (livellamento del piano di campagna mediante uso di mezzi meccanici) in assenza delle previste autorizzazioni.
Inoltre la disciplina sulla gestione delle terre e rocce da scavo esclude tassativamente l’utilizzo di rifiuti provenienti direttamente da demolizioni di edifici che sono invece considerati rifiuti speciali e come tali devono essere smaltiti in discarica.

Per lo smaltimento illecito, trattandosi di rifiuti speciali, l’indagato rischia una pena dai sei mesi ai due anni di reclusione o l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro.
Per l'esecuzione dei lavori in assenza del permesso urbanistico e di autorizzazione paesaggistica la pena prevista è quella dell'arresto fino a due anni, oltre all'ammenda da 5.164 a 51.645 euro.

20 febbraio 2018