Denunciato un titolare d’impresa per abbandono di rifiuti
Grazie alla proficua collaborazione tra cittadini e il Corpo forestale, è stato possibile individuare e denunciare il titolare di un’impresa che aveva abbandonato dei rifiuti speciali in più punti, lungo la Strada statale 293, nelle campagne di Nuxis e di Siliqua.
L’uomo, un artigiano edile, confidando forse sull'indifferenza dei passanti, mentre abbandonava calcinacci, imballaggi e diversi vecchi sanitari in tre piazzole di sosta, lungo la statale, era stato invece notato da un autista che aveva dato immediatamente l’allarme e richiesto l'intervento del Cfva.
La pattuglia forestale della Stazione di Santadi arrivata sul posto, grazie anche alla fondamentale testimonianza di alcuni cittadini, aveva subito acquisto tutti gli elementi necessari per individuare e deferire l’indagato all’Autorità giudiziaria.
L'accertamento eseguito ha infatti rilevanza penale in quanto l'abbadono di rifiuti speciali è stato consumato da un titolare di impresa a cui la legge attribuisce specifici obblighi quali il conferimento dei rifiuti nelle discariche autorizzate e l'onere di dover comprovare la loro tracciabilità mediante l'esibizione del formulario dei rifiuti.
Dalle indagini è emerso che i rifiuti provenivano dai lavori di ristrutturazione di un bagno, eseguiti dall’artigiano nell'abitato di Villaperuccio, i cui materiali di demolizione e d’imballaggio erano stati abbandonati da quest’ultimo lungo il tragitto che percorreva per ritornare a casa.
L'abbandono dei rifiuti è un illecito che può essere sanzionato sia sotto il profilo penale che in via amministrativa. Per entrambi i casi si applicano le corrispondenti fattispecie ai sensi della parte quarta del Testo Unico in materia ambientale, ovvero quelle previste agli artt. 255-256 e seguenti del Dlvo 152 del 2006 e successive modificazioni.
Le ultime modifiche apportate con la legge n. 68 del 22.05.2018 (artt. 318 ter, quater e seguenti) introducono nuovi istituti nella materia che consentono di derubricare il reato di abbandono di rifiuti da parte di titolare di enti o imprese a sanzione amministrativa laddove l’autore esegua le prescrizioni dell’organo di vigilanza per il ripristino delle condizioni di sicurezza ambientale e il pagamento della sanzione.
L’uomo, un artigiano edile, confidando forse sull'indifferenza dei passanti, mentre abbandonava calcinacci, imballaggi e diversi vecchi sanitari in tre piazzole di sosta, lungo la statale, era stato invece notato da un autista che aveva dato immediatamente l’allarme e richiesto l'intervento del Cfva.
La pattuglia forestale della Stazione di Santadi arrivata sul posto, grazie anche alla fondamentale testimonianza di alcuni cittadini, aveva subito acquisto tutti gli elementi necessari per individuare e deferire l’indagato all’Autorità giudiziaria.
L'accertamento eseguito ha infatti rilevanza penale in quanto l'abbadono di rifiuti speciali è stato consumato da un titolare di impresa a cui la legge attribuisce specifici obblighi quali il conferimento dei rifiuti nelle discariche autorizzate e l'onere di dover comprovare la loro tracciabilità mediante l'esibizione del formulario dei rifiuti.
Dalle indagini è emerso che i rifiuti provenivano dai lavori di ristrutturazione di un bagno, eseguiti dall’artigiano nell'abitato di Villaperuccio, i cui materiali di demolizione e d’imballaggio erano stati abbandonati da quest’ultimo lungo il tragitto che percorreva per ritornare a casa.
L'abbandono dei rifiuti è un illecito che può essere sanzionato sia sotto il profilo penale che in via amministrativa. Per entrambi i casi si applicano le corrispondenti fattispecie ai sensi della parte quarta del Testo Unico in materia ambientale, ovvero quelle previste agli artt. 255-256 e seguenti del Dlvo 152 del 2006 e successive modificazioni.
Le ultime modifiche apportate con la legge n. 68 del 22.05.2018 (artt. 318 ter, quater e seguenti) introducono nuovi istituti nella materia che consentono di derubricare il reato di abbandono di rifiuti da parte di titolare di enti o imprese a sanzione amministrativa laddove l’autore esegua le prescrizioni dell’organo di vigilanza per il ripristino delle condizioni di sicurezza ambientale e il pagamento della sanzione.