Oristano. Sequestrato un fabbricato abusivo
Su disposizione del Giudice per le indagini preliminari, il Nucleo investigativo del Corpo forestale dell’Ispettorato di Oristano ha eseguito il sequestro di una residenza abusiva realizzata nella località Fenosu, in zona E agricola, all’interno della fascia fluviale a indice di pericolosità idraulica media.
Nel 2011 gli indagati avevano ottenuto l’autorizzazione dell’Ufficio Tecnico comunale per realizzare il solo muro di recinzione del terreno, avevano quindi presentato una richiesta di accatastamento agli uffici dell’Agenzia del Territorio per alcuni locali di servizio, destinati a scuderia, deposito attrezzi e tettoie.
Le indagini svolte hanno reso evidente che il volume dei locali è stato invece utilizzato per realizzare un’abitazione di dimensioni pari a quelle delle pertinenze rurali dichiarate al Catasto.
L’esame delle foto aeree ha consentito inoltre di dimostrare le modifiche apportate nel tempo ai locali di servizio, la loro graduale ristrutturazione e trasformazione in sei ambienti distinti: soggiorno-salotto, stanze da letto, bagno, locali di sgombero e zona giochi. Analogamente, le tettoie e i gazebo esterni al fabbricato principale erano stati trasformati in posti auto e stenditoi per gli indumenti.
Il Piano urbanistico comunale di Oristano prevede che chi svolge attività agricola per poter costruire un’abitazione in zona E disponga di un lotto minimo di tre ettari.
In questo caso i proprietari del terreno sono privi del requisito d’imprenditore agricolo e il lotto è di estensione nettamente inferiore a quella prevista dalla legge.
Per i reati contestati, la norma urbanistica prevede la demolizione o la confisca del fabbricato e del lotto, oltre alla pena dell’arresto fino a due anni e l’ammenda da 5.164 a 51.645 euro.
L’attività di polizia giudiziaria svolta dagli investigatori del Corpo forestale rientra in una più ampia delega di controllo sulla regolarità urbanistica del territorio disposta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Oristano.
14 dicembre 2018
Nel 2011 gli indagati avevano ottenuto l’autorizzazione dell’Ufficio Tecnico comunale per realizzare il solo muro di recinzione del terreno, avevano quindi presentato una richiesta di accatastamento agli uffici dell’Agenzia del Territorio per alcuni locali di servizio, destinati a scuderia, deposito attrezzi e tettoie.
Le indagini svolte hanno reso evidente che il volume dei locali è stato invece utilizzato per realizzare un’abitazione di dimensioni pari a quelle delle pertinenze rurali dichiarate al Catasto.
L’esame delle foto aeree ha consentito inoltre di dimostrare le modifiche apportate nel tempo ai locali di servizio, la loro graduale ristrutturazione e trasformazione in sei ambienti distinti: soggiorno-salotto, stanze da letto, bagno, locali di sgombero e zona giochi. Analogamente, le tettoie e i gazebo esterni al fabbricato principale erano stati trasformati in posti auto e stenditoi per gli indumenti.
Il Piano urbanistico comunale di Oristano prevede che chi svolge attività agricola per poter costruire un’abitazione in zona E disponga di un lotto minimo di tre ettari.
In questo caso i proprietari del terreno sono privi del requisito d’imprenditore agricolo e il lotto è di estensione nettamente inferiore a quella prevista dalla legge.
Per i reati contestati, la norma urbanistica prevede la demolizione o la confisca del fabbricato e del lotto, oltre alla pena dell’arresto fino a due anni e l’ammenda da 5.164 a 51.645 euro.
L’attività di polizia giudiziaria svolta dagli investigatori del Corpo forestale rientra in una più ampia delega di controllo sulla regolarità urbanistica del territorio disposta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Oristano.
14 dicembre 2018