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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Oristano: pesca abusiva di ricci

sequestro di ricci di mare
Durante un servizio di controllo finalizzato alla tutela delle risorse marine, ormai in stato critico, sono stati fermati un pescatore professionale subacqueo e l’accompagnatore, entrambi di Narbolia, che avevano sbarcato e trasportavano un quantitativo ricci di mare ben superiore ai 2 mila esemplari consentiti. I pescatori, avevano inoltre effettuato l’attività di pesca oltre l’orario previsto.

Ai due trasgressori, a cui è stata comminata una sanzione amministrativa di 4 mila euro, è stata sequestrata anche l’attrezzatura di pesca, costituita da 4 bombole con respiratori, pinne, maschere subacquee ed una torcia mentre il pescato è stato immediatamente riversato in mare.
La contestazione comporta anche la sospensione immediata dell’autorizzazione alla pesca subacquea professionale per la durata di un anno a decorrere dalla data del provvedimento di sospensione, fermo restando la previsione del mancato rinnovo dell’autorizzazione.

Il continuo prelievo indiscriminato della risorsa esercitato anche dai singoli pescatori sportivi che non rispettano le regole imposte dalle norme, non può che condurre ad un depauperamento irreversibile delle specie a disposizione della collettività e delle future generazioni.

L’azione di vigilanza, spesso difficile anche per l’ampiezza della costa da controllare, è risultata particolarmente efficace nel contrastare predoni ben organizzati che, pur di portare via la maggior quantità possibile di ricci, non si preoccupano né di depauperare in modo irreversibile tale risorsa, sempre maggiormente a rischio di estinzione, né del danneggiamento indirettamente arrecato al complesso e delicato sistema biologico marino.

Oristano 2 aprile 2019