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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Il capovaccaio ritorna in Sardegna

Capovaccaio
Una coppia di rari avvoltoi capovaccai si è stabilita da due mesi nell’area di Porto Conte ad Alghero. Il fenomeno – considerato eccezionale per la presenza in Italia di non oltre una decina di coppie tra Sicilia, Calabria e Basilicata – è stato osservato grazie all’attività di controllo della popolazione di grifone in seno al progetto ‘Life Under Griffon Wings‘. Da fine marzo le foto trappole del carnaio allestito per l’alimentazione dei grifoni a Marina di Lioneddu a Prigionette registrano costantemente la presenza dei due esemplari di capovaccaio. La presenza è stata poi confermata dalle costanti osservazioni visive grazie ai monitoraggi fatti in collaborazione con la Lipu algherese.

Il capovaccaio è inserito nella lista rossa IUCN (IUCN, International Union for Conservation of Nature) come specie "a rischio critico di estinzione" (la categoria di minaccia più alta: CR = criticamente minacciata) a causa del forte declino cui sono andate incontro gran parte delle popolazioni presenti in Europa, Africa e Asia.

L’azione di monitoraggio ha pure consentito di verificare nell’areale di Porto Conte due coppie nidificanti di grifone (fatto che non si verificava da vent’anni), a differenza della zona del bosano dove si registra un numero più rilevante di animali e un maggior numero di coppie stabili.
La collaborazione degli allevatori e di tutta la comunità è particolarmente importante. In passato i grifoni e in genere tutti i grandi rapaci erano considerati un vero nemico da parte degli allevatori, che spesso li sterminavano con bocconi avvelenati. Oggi, con la maggior conoscenza delle abitudini della specie, esclusivamente necrofaga, gli allevatori sono sempre più partecipi nella salvaguardia del grifone con la corretta gestione di carnai aziendali.
Dopo la carenza alimentare, l’altro grave pericolo per i grandi avvoltoi è il rischio di avvelenamento; ma anche su questo fronte si sta intervenendo per la mitigazione del rischio grazie alla creazione di un nucleo cinofilo anti-veleno da parte del Corpo Forestale della Regione Sardegna con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e il supporto dei conduttori di cani antiveleno della Associazione di Volontari Croce Gialla di Ploaghe.

Scorrendo l'elenco di quanti stanno collaborando al progetto sui grifoni (Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna, Università di Sassari, Comune di Bosa, Agenzia Forestas, Junta de Andalucia e Vulture Conservation Foundation, gli Assessorati regionali alla Difesa dell’Ambiente e alla Sanità, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, lo Zoo di Amburgo e il Parco naturale regionale di Porto Conte, oltre ai volontari che partecipano al monitoraggio costante degli animali) si comprende che, per la buona riuscita delle iniziative di protezione di specie a rischio di estinzione e dell'ambiente in generale, è più che mai importante stabilire reti di collaborazione e coinvolgere le comunità locali.

“La presenza dei due capovaccai adulti e dei due nidi di grifone nel territorio di Alghero è un’ottima notizia – spiegano i responsabili del progetto Life Under Griffon Wings – perché dimostra come le misure di tutela adottate per la salvaguardia degli avvoltoi abbiano favorito ricadute positive sull’intera comunità di uccelli necrofagi".


Approfondimento
Progetto LIFE Under Griffon Wings. L'attività del nucleo cinofilo antiveleno del Corpo forestale

Oristano 27 maggio 2019