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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Burcei. Impediva ad altri aggredendoli di esercitare la caccia nella sua stessa zona

forestali
GLI EPISODI DI VIOLENZA
Il 29 dicembre scorso, si è presentato presso la Stazione Forestale di Campu Omu (Burcei) un cittadino per denunciare un fatto violento che gli era appena accaduto.
Mentre si dirigeva col suo fuoristrada verso la consueta zona di caccia, in località Codoleddu, era stato bloccato da un’autovettura ferma sulla carreggiata.
All’esterno della macchina si trovava A.F.,34 anni, di Sinnai, il quale pretendeva di non farlo passare, affermando che era in corso una battuta di caccia grossa.
Quindi, E.F., forse di fronte alla perplessità dimostrata dal cacciatore, si era avvicinato minaccioso frantumando con un pugno il finestrino dell’auto le cui schegge ferivano il volto del malcapitato, mentre E.F. continuava a minacciare di infliggergli ulteriori danni brandendo grosse pietre.
A questo punto, per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente, l'uomo aveva lasciato la zona.

Nello stesso giorno, un altro cacciatore denunciava ai Forestali un’ulteriore, analogo episodio: mentre attraversava a piedi la medesima zona di caccia era stato anch’esso fermato da A.F., che lo aveva minacciato brandendo un fucile in custodia.

A seguito delle denunce, il personale della Stazione di Campu Omu si è attivato immediatamente nella raccolta di tutte le fonti di prova.

LA MISURA CAUTELARE
Il Giudice delle indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ha riconosciuto a carico di A.F. gravi indizi di colpevolezza per i reati di violenza privata, lesioni personali e danneggiamento.
Per la violenza privata la legge prevede una pena fino ai quattro anni di arresto, che può essere aumentata per il concorso di più reati.
Il Gip, ravvisato il pericolo di reiterazione dei medesimi o di più gravi reati, valutata l’aggravante dei futili motivi (impedire ad altri di cacciare nella zona) ha applicato a carico di A.F. la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

L’operazione s’inquadra nell’azione del Corpo Forestale a presidio del territorio extraurbano, che dalla tutela dell’ambiente si estende alla sicurezza delle persone in virtù delle qualifiche di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza.

30 gennaio 2020