Contrasto alla caccia di frodo al cervo sardo.
Importante operazione anti bracconaggio, condotta la scorsa notte dal personale della stazione Forestale di Guspini.
L’operazione ha portato alla denuncia di un bracconiere, nonché al sequestro di un cervo sardo abbattuto con arma caricata a pallettoni, tre fucili, una pistola cal 7,65, n° 550 cartucce di vario calibro, varie torce da applicare alle armi e un autoveicolo.
Due pattuglie della Stazione Forestale di Guspini in servizio notturno combinato per il controllo del territorio, intorno alle 03 del mattino di ieri 03 maggio, individuavano un’auto proveniente dalla zona di Torre dei Corsari, il cui conducente alla vista dei Forestali cambiava direzione, dandosi alla fuga.
Dopo breve inseguimento i forestali raggiunta l’auto parcheggiata in località "Mitza Is Concas" in prossimità di Porto Palma si mettevano alla ricerca dell'occupante dell'auto che raggiunto, non dava un’adeguata giustificazione circa la sua presenza nella zona in quell'orario.
Dal controllo dell'auto si rilevava la presenza di sangue fresco nel pianale del bagagliaio. La circostanza ha indotto gli inquirenti a intraprendere un controllo più accurato che ha permesso di rinvenire anche residui di peli di selvatico; le ricerche estese alle immediate vicinanze del veicolo hanno consentito di individuare un esemplare di cervo sardo di circa 70 Kg, appena abbattuto da una scarica di pallettoni.
Le ulteriori ispezioni hanno permesso di ritrovare, occultato in un macchione lungo la strada, un fucile calibro 12 sul quale era montata una torcia elettrica.
L'arma, verosimilmente adoperata per abbattere l'animale, è risultata di proprietà della persona fermata , V.A. residente a Sardara ,
Si è proceduto inoltre a eseguire le perquisizioni domiciliari a carico dello stesso soggetto, che è risultato in possesso di altre armi e munizioni regolarmente denunciate, le quali venivano comunque sottoposte a sequestro.
Il bracconiere, con precedenti penali e con licenza di porto di fucile sospesa, è stato denunciato alla Autorità Giudiziaria per una serie di reati, sia in materia venatoria che di armi.
In materia di armi le ipotesi di reato contestate sono le seguenti, associate a pene sino a
2 anni di reclusione:
-porto abusivo d’arma, perché il V.A. aveva la licenza di porto di fucile sospesa;
-mancata custodia di arma, avendola occultata nella vegetazione;
-alterazione di arma, avendo applicato la torcia elettrica.
In materia venatoria il bracconiere è stato denunciato per i seguenti reati, sanzionati con pene massime sino a un anno di reclusione:
-cattura di specie particolarmente protetta;
-caccia in periodo di divieto generale.
All ’individuo è stata anche contestata la violazione delle norme di prevenzione dalla diffusione del COVID 19, poiché si è allontanato dalla propria abitazione senza un lecito motivo.
L'operazione si inquadra nell'attività istituzionale di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati contro l'ambiente a tutela della biodiversità, che il Corpo Forestale applica capillarmente nel territorio regionale.
Guspini 3 maggio 2020