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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Tutela del turismo sostenibile nei litorali

Auto sulle dune
Il Corpo Forestale dedica specifiche attività di controllo a tutela dei litorali della Sardegna, per prevenire e reprimere i comportamenti dannosi sia per l’ambiente che per lo sviluppo dell’economia turistica, improntata a criteri di sostenibilità.

I CONTROLLI SUI LITORALI
Di seguito alcune delle tipologie d’illecito più frequenti e recentemente contestati nei litorali della giurisdizione del Servizio Ispettorato di Cagliari:

- Una pattuglia della Stazione Forestale di Castiadas ha scoperto un fuoristrada parcheggiato sulla cima di una duna nella spiaggia di Solanas, in territorio di Sinnai. I Forestali, dopo avere identificato il trasgressore e avergli contestato l’illecito amministrativo, gli hanno intimato di lasciare immediatamente la zona. Il responsabile è residente in Sardegna.
- Il personale della Base navale di Cagliari, in servizio presso l’Aeroporto di Elmas, ha accertato all’interno dei bagagli a mano, di un turista Francese, la presenza di una bottiglia contenente circa 2 kg di sabbia. Ne è conseguito il sequestro della sabbia e la contestazione dell’illecito.
- Il personale della Base navale di Villasimius e della Stazione forestale di Castiadas, in servizio notturno presso la spiaggia di Torre delle Stelle, ha contestato, a un gruppo di quattro giovani, il campeggio abusivo e l’accensione di un falò.
- Una pattuglia della Base navale di Villasimius ha sorpreso un turista francese mentre esercitava la pesca subacquea nel mare prospiciente la Spiaggia del Riso, violando così il divieto di pesca nell'Area Marina protetta di Villasimius. I Forestali, oltre a contestargli la violazione, gli hanno sequestrato il fucile e la restante attrezzatura subacquea.

GLI ILLECITI
Le violazioni amministrative contestate:
- transito negli arenili con autoveicoli, vietato dalla Legge Regionale 16 del 2017, al trasgressore è stata contestata una sanzione amministrativa pari a 400 euro;
- prelievo di sabbia dagli arenili, punito dalla Legge Regionale 16/2017 mediante una sanzione di 1000 Euro;
- per campeggio abusivo e il falò in spiaggia, la Legge Regionale 16/2017 e l’Ordinanza balneare prevedono la sanzione complessiva di 400 Euro;
- pesca subacquea in area marina protetta, vietata dal Decreto istitutivo dell’area che prevede la confisca dell'attrezzatura e la sanzione di 200 euro.

LA TUTELA DEGLI AMBITI COSTIERI
Gli illeciti contestati sono molto impattanti sul delicato equilibrio degli ambienti costieri e dei sistemi dunali, purtroppo non ne è ancora percepita a sufficienza la gravità soprattutto in relazione al ripetersi delle azioni dannose.
In particolare, l’azione meccanica degli pneumatici destabilizza le dune e sradica (o comunque danneggia) la flora psammofila la cui presenza è fondamentale per l’equilibrio della spiaggia. S’innescano così fenomeni erosivi: la sabbia, non più trattenuta dalla vegetazione, viene dispersa dal vento e dalle mareggiate.
Anche il prelievo continuo di quantità di sabbia impoverisce gli arenili ed è specchio di una fruizione turistica del tutto insostenibile.

Infine, la pesca illegale nelle aree marine protette è un illecito a detrimento della biodiversità aggravato dal fatto che la fauna marina, nei contesti tutelati, si avvicina fiduciosa all'uomo. I turisti devono poter ammirare e fotografare la fauna ittica nel suo habitat, ma non certo profittare della situazione per catturare facili prede.

Attraverso i comportamenti sanzionati non solo si danneggia l’ambiente naturale, ma si compromette anche la fruizione sostenibile dei litorali ai fini del duraturo sviluppo turistico della Sardegna.
Si rivolge un appello affinché i cittadini segnalino analoghi illeciti e altre emergenze ambientali direttamente al numero verde del Corpo forestale e di vigilanza ambientale 1515.

1 settembre 2020